giovedì 18 luglio 2019

UN ABBRACCIO AD ANDREA CAMILLERI




CIAO MAESTRO!|
La penna di Andrea Camilleri si è poggiata per l'ultima volta sul tavolo, non sarà più impugnata dal maestro. Ieri, 17/07/2019, l'autore de "Il commissario Montalbano" è spirato. Era nato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, il 6 Settembre 1945. Dopo aver trascorso la sua giovinezza in Sicilia, ove si forma culturalmente ed intellettualmente, alla fine della Seconda Guerra mondiale si trasferisce a Roma. Nel 1949 vince il concorso come autore e caporedattore nella nascente RAI, la Radio Televisione Italiana. Lascia la sua impronta in alcune fra le più memorabili produzioni televisive. Ad esempio è sua buona parte della sceneggiatura di serie televisivi memorabili, quali "Il tenente Sheridan" e la versione italiana dello sceneggiato "Il commissario Maigret", tratto dai libri di Gerges Simenon e interpretato da magnifico Gino Cervi. Ma è la sua esperienza della Sicilia durante la seconda Guerra Mondiale che caratterizza la sua arte. I suoi ricordi giovanili di una Trinacria dilaniata dal fascismo e dalla morte bellica e poi rinata alla libertà, lo portano a scrivere "Il cane di terracotta" uno dei suoi tanti romanzi in cui è protagonista il valente commissario Salvo Montalbano. Nel racconto l'integerrimo funzionario di polizia è chiamato a scoprire perché il sonno eterno di due amanti, morti negli anni '40 del secolo scorso, è vegliato da una statua di argilla raffigurante un cane. L'inchiesta ha risvolti struggenti, drammatici e comici. un miscuglio di emozioni tipico della narrativa di Camilleri. Conviene leggerlo. Ricordiamo che nella versione televisiva il Commissario Montalbano è interpretato dall'attore Luca Zingaretti. Ma non è solo questo libro del Maestro che ha la il sapore della Sicilia. Tutta la letteratura di Andrea Camilleri è legata alla sua terra. Non solo le avventure di Montalbano sono legate all'Isola, ma anche tutta la sua produzione di romanzi storici. Come si può dimenticare il magnifico "Il Birraio di Preston" o "La concessione del Telefono". Finita la sua carriera di funzionario rai, per raggiunti limiti di età, Camilleri si dedicò al teatro, fu professore all'Accademia di Arte drammatica di Roma. Ovviamente spese il suo tempo per scrivere i suoi magnifici romanzi. Fu autore teatrale e attore magnifico, basti ricordare la sua splendida interpretazione di Tiresia, l'indovino cieco della mitologia greca. Tiresia è citato dai grandi classici della mitologia greca: Esiodo, Sofocle ed Omero ne cantano le virtù. Camilleri, che negli ultimi anni stava perdendo la vista, lo volle assumere come alter ego di se stesso e da questa identificazione ne nacque una splendida piece teatrale che ha avuto come luogo di rappresentazione il magnifico teatro greco di Siracusa.Camilleri ci lascia dopo che ha appena finito di scrivere "Autodifesa di Caino". Un altro pezzo teatrale, questa volta dedicato al personaggio biblico segnato dalla colpa di aver ucciso il fratello Abele. Purtroppo non avremo Andrea Camilleri a raccontaci del suo lavoro, ma averemo comunque una magnifica opera che ci scuoterà ancora una volta le coscienze. Camilleri ci ha lasciato. Si è addormentato per sempre. La la sua arte e la sua letteratura rimarranno per sempre a riscaldare i nostri cuori e a sollecitare le nostre menti.

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