BUON COMPLEANNO NANNI!
Oggi il regista Nanni Moretti compie 66 anni. E' nato a Brunico il 19 agosto 1953. I suoi genitori, ambedue romani, erano in Alto Adige perché il padre Luigi, di origini bellunesi, voleva riabbracciare le sue montagne e far nascere suo figlio sulle Dolomiti. La vita di Nanni, però, è tutta legata a Roma. Lì studia, nel Liceo Classico Lucrezio Caro, il poeta romano che fonda la propria arte sulla filosofia epicurea. Nella Capitale comincia a girare i suoi primi cortometraggi. Gli anni '70 del secolo scorso sono per il regista tempi di sperimentazione. In quel periodo gira diversi "docu-film" legati alle manifestazioni giovanili. Nel 1976 esce il suo primo lungometraggio "Io sono un anarchico" interamente girato in Super-8, in cui appare per la prima volta il suo personaggio-alter ego Michele Apicella, ricordiamo che tale cognome era quello della madre del film maker da signorina. Da allora ci sono una serie di successi sia di pubblico che di critica. Esce nelle sale "Ecce bombo" nel 1979. Il suo film più intenso negli anni giovanili è "La messa è finita" in cui interpreta un giovane prete in preda ai dubbi e alle perplessità in una società italiana che sta diventando sempre più edonistica. Siamo nel 1985. Posso dire una cosa? Il mio film preferito di Nanni Moretti è "Bianca". Un film che riprende i temi esistenziali propri della filmografia del regista romano, ma immergendoli in una storia gialla che segue i ritmi classici del noir in una commistione fra filmografia francese e americana. Siamo nel 1978. Poi il regista si interroga sulla crisi della sinistra e del Partito Comunista Italiano. Esce "Palombella Rossa" in cui si raccontano i dubbi, le irritazioni, gli sbalzi di umore e le tensioni culturali di un parlamentare che è chiaramente iscritto al PCI. Tale onorevole riesce ad essere veramente se stesso solo durante le partite di palla a nuoto, il suo sport preferito. Nel 1990 esce la "Cosa" un documentario sulla trasformazione del PCI in quello che sarà il PDS. Il suo film più personale è "Caro diario" in cui racconta se stesso, la propria visione della vita e, finanche, la sua lotta, fortunatamente vittoriosa, contro il cancro. Gli anni '90 e '00 sono anni intensi. Il suo lavoro giunge all'acme con il film "La stanza del figlio" in cui racconta il difficile elaborarsi del lutto per una famiglia che ha visto morire uno dei suoi componenti. Il regista fa la parte di un padre che vede morire accidentalmente il giovane figlio. Fantastiche e commoventi in questo film le interpretazioni di Laura Morante e Jasmine Trinca che fanno rispettivamente la parte della madre e della sorella del giovane deceduto. Per non parlare dell'interpretazione di Moretti, dolente padre, che pur essendo psicologo non riesce a curare se stesso. Con questo film Moretti vince la "Palma d'oro" al festival cinematografico di Cannes nel 2001. La filmografia successiva è legata all'attualità politica. Si scaglia contro Silvio Berlusconi nel film "Il caimano". In questa opera critica una italia edonistica e pronta a tutto per denaro. Questo phamplet contro l'ipocrisia e la sete di denaro non gli sarà perdonato da un certo tipo di cultura. Siamo nel 2008. Nel 2011 esce "Abemus papam" che molti hanno chiamato "film profetico". Moretti racconta di un papa che non riesce a sopportare la pesantezza delle regole e, soprattutto, delle sottili ipocrisie vaticane e sceglie di lasciare il soglio pontificio. Di lì a qualche mese veramente Benedetto XVI avrebbe abdicato. Il suo ultimo film (anno 2018) è uno splendido documentario sul ruolo avuto dalla ambasciata italiana del Cile nel salvare le vite di persone perseguitate dal dittatore Pinochet durante il suo colpo di stato nel 1973. Un pezzo di cinema struggente e bellissimo che pone al centro lo spirito di solidarietà e il senso di fratellanza umana che si contrappone alle brutture del potere.Che dire? Buon compleanno Nanni!! L'Italia, l'Europa, il mondo intero e soprattutto gli spettatori hanno bisogno del tuo splendido e unico lavoro anche solo per vivere meglio.
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