LA RISPOSTA DELL'IRAN
Purtroppo la risposta dell'Iran all'attentato contro il generale Qassem Soleimani voluto dal presidente USA Donald Trump. Oggi per rispondere all'azione terrorista lo stato iraniano ha bombardato una caserma degli Stati Uniti in Iraq. L'attacco è avvenuto alle ore 1.20 di quest'oggi, 08/01/2020. Il bilancio sembra essere di 80 vittime, tutti soldati americani. E' un escalation senza precedenti. Due potenze, Iran e Stati Uniti, si stanno contendendo la Mesopotamia a suon di cannonate e a spargimento di sangue. Nulla sembra prospettare una fine felice della crisi. I due stati sembrano determinati a scontrasi immediatamente. Non ci sono buoni o cattivi. Le vittime sono solo coloro che muoiono, i carnefici sono i governi che si ostinano ad usare le armi per soddisfare il loro bisogno di potere. Bisogna provare a porre fine allo stato delle cose attuale. Bisogna pensare a costruire la pace. La guerra non è mai una soluzione, il conflitto è il problema per antonomasia. Attraverso di esso c'è solo la morte. La non esistenza serena dell'intero genere umano. Io non me la sento di fare come fanno i sostenitori della Lega. Non me la sento di stare da una parte, con Donald Trump, come ha dichiarato Matteo Salvini a nome degli italiani che lo votano. La guerra è male, uccidere è un grave atto, a prescindere da chi lo compie, a mio parere, per questo non posso condividere le scelte degli elettori del centro-destra, pur rispettandole. La pace è un bene da costruire. Non bisogna combattere con le armi, ma combattere con il cuore e con le idee per raggiungere l'obbiettivo di un mondo in cui la serenità sia l'elemento caratterizzante. Basta guerre, basta attentati, basta omicidi questo è quello che bisogna gridare.
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