UN ANNO FINISCE
Oggi è il 31 dicembre 2019. El'ultimo dell'anno. Ci si prepara alla lunga notte che fa da apri pista al nuovo anno. Siamo tutti in fase di preparazione dell'evento. Molti stanno ancora lavorando, sono i negozianti, gli impiegati, gli operai degli esercizi economici che lavorano ancor oggi febbrilmente. Molti lavoratori di ristoranti, Bar e luoghi di svago continueranno a lavorare fino a domani mattina per rendere piacevole la festa ai più. Noi non possiamo che auguragli la più grande felicità, anche in queste ore per loro estremamente faticose. Ma cosa è stato questo 2019? Cosa ha portato di bello e cosa di brutto. Ognuno, inevitabilmente, darà a questa domanda risposte diverse. Quello che possiamo osservare è l'incertezza nella vita pubblica e privata, tale è la caratteristica principale di questo anno che si sta chiudendo. In questo periodo si sono avuti due governi in Italia, diversissimi, ma guidati dallo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Questo è un tecnico, un professore universitario prestato alla politica, che doveva cambiare le prassi e le abitudini italiane. Se c'è riuscito, non spetta a chi scrive dirlo. Quello che è certo che molti problemi che il 2018 aveva lasciato al 2019 rimangono ancora irrisolti all'albeggiare del 2020. I conti pubblici sono in rosso. Il debito pubblico è pari a 2500 miliardi di Euro, un'enormità. Alcune grandi imprese sono in crisi: penso all'ex Ilva di Taranto o ad Alitalia. Dal punto di vista dell'economia, l'Italia stenta terribilmente a crescere. Ogni anno se si evita la recessione, se cioè si cresce un pochino più (roba dello 0....) si fanno salti di gioia. Questo vale non solo per l'anno che si sta concludendo, ma anche per molti degli anni recenti. I dati sul lavoro, sulla occupazione, sono preoccupanti. In termini assoluti il numero degli occupati aumenta, ma in realtà se si guarda anche solo superficialmente le statistiche dell'Istat ci si accorge che aumentano i lavori precari, quelli stagionali, quelli che durano solo poche ore al giorno, mentre il lavoro che dà sicurezza, il lavoro che offe un reddito certo e la possibilità di formare famiglia si assottiglia. Questo è un fenomeno non contingente, purtroppo, sembra un trend economico strutturale, che rende il nostro paese sempre meno adatto a pensare al futuro. Se non c'è sicurezza nel lavoro, non si può pensare a costruire casa o a fare famiglia. Insomma questo 2019 è un anno dalle tinte oscure. La competizione sembra essere non finalizzata a migliorare il proprio status sociale, ma a rimanere attaccati a una zattera che sta affondando e che può accogliere sempre meno persone. Ecco perché competizione vuol dire non progredire, ma affondare gli altri. Davanti a questo scenario c'è il pessimismo della ragione che si contrappone all'ottimismo della volontà, scusate la parafrasi di una celebre frase di Antonio Gramsci. Milioni di italiani, ma anche miliardi di persone in ogni angolo della terra, si sforzano di mutare lo stato di cose. Ci sono tantissimi uomini, moltissime donne, che ogni santo giorno si sforzano di cambiare in meglio la propria vita, l'altrui e quella della società. Lo fanno aiutando anziani, diversamente abili, bimbi e bimbe. Lo fanno aiutando soprattutto se stessi a scoprire il senso vero e bello della vita. A loro va il nostro pensiero. Per loro c'è ancora speranza malgrado il buio dei dati. Si può costruire qualcosa di bello, malgrado le situazioni procellose della vita, basta pensare con gli altri e per gli altri. Malgrado il pil che non cresce, malgrado il lavoro che manca, malgrado la scuola che non istruisce, malgrado la politica che non si fa servizio ma potere; il nostro paese può vivere meglio. Lo può fare e lo fa già adesso grazie ai volontari e alle loro associazioni. Lo fa grazie all'impegno di tanti cittadini che fanno sel mettersi al servizio degli altri quasi una religione laica. Allora malgrado tutto proviamo a fare un bilancio positivo dell'anno che è appena passato, e proviamo a pensare all'anno che verrà con l'ottimismo che viene dalla voglia, dalla volontà, di fare e farsi del bene. Buon anno nuovo a tutti.
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