sabato 12 giugno 2021

FORZA ITALIA

 


LA MAGIA DEL CALCIO

Ieri si è giocata la prima partita del campionato europeo di calcio. Ha giocato la nostra nazionale contro quella della Turchia. La nostra squadra ha vinto, dando tre reti a quella avversaria. È stato un momento di festa e di felicità per tutti noi.

Il torneo europeo era stato rimandato. Doveva svolgersi nel 2020 ma si gioca in queste giornate, tutto a causa del coronavirus che l’anno scorso aveva di fatto congelato ogni attività pubblica. Festeggiare la vittoria della squadra di calcio guidata da Roberto Mancini è stato un vero momento di liberazione dall’angoscia .

Io vi parlo della mia esperienza personale. Sono disabile. Vivo in un periodo difficile per tutti, figuriamoci per quelli come me. Ma guardare la partita della nazionale è stato un momento di catarsi, un momento di per dimenticare tutto e sentirsi come gli altri, armato di una passione collettiva che ci fa sentire un collettivo unico, un cuore solo che vibra.

Certo la partita di calcio è solo una partita di calcio. Ma proprio perché l’esito finale non cambia la vita concreta di ciascuno, può cambiare l’animo di tutti almeno per qualche istante. Poi ci sarà la normalità. Ci sarà chi ti chiede il conto, i soldi per continuare a vivere. Come se il diritto a vivere per un disabile costasse non solo il pagare le spese mediche, le spese per vivere, le bollette, ma anche il di più che impone la cultura polare. Il disabile deve dare, deve pagare. Deve dare a colui che incontra per strada.

Ma oggi si perdono le differenze di status e le condizioni di salute e mentali. Anche noi disabili possiamo essere felici di evento collettivo comune: la vittoria dell’Italia. Per un attimo, forse illusorio, si perdono le differenze, si abbattono le barriere, culturali e in qualche caso anche architettoniche, visto che gli stadi dovrebbero essere a misura anche dei diversamente abili che sono “virus free”. La magia del calcio non rende tutti uguali, le differenze restano, ma, non cosa di poco conto, rende tutti felici.

La squadra di Mancini ieri, 11/06/2021, ha vinto, ha battuto la Turchia. Ma quello che conta è che tutti noi riusciamo a vincere per sempre l’angoscia che ci attanaglia a causa del virus ma non solo. Camminare insieme nel futuro è il modo per risolvere i problemi. Vivere collettivamente una gioia per una vittoria di calcio deve essere lo sprone per pensare che si costruisce un futuro migliore per ciascuno pensando a un domani per tutti. Un domani e un oggi in cui nessuno deve rimanere indietro.

Una partita è solo una partita. Ma questo momento di gioia collettiva deve farci ricordare le parole di Papa Francesco “Siamo sulla stessa barca, tutti noi, abbiamo il Signore che ha cura di noi”. Buon calcio, buona rinascita.

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