UN GOVERNO, MA DI CHI?
Guardando l’esito della votazione della “fiducia” al novello
governo presieduto da Mario Draghi, il centro destra è fondamentale per la
maggioranza parlamentare su cui si fonda. In senato il dissenso di una folta
schiera di eletti dal Movimento Cinque Stelle, ha reso indispensabile il voto
dei partiti guidati da Matteo Salvini e Silvio B
erlusconi. Ministro della
funzione pubblica è Renato Brunetta, il simbolo di quella destra che vuole
cambiare il paese. Guido Bertolaso è il motore oggi del rilancio sanitario
della regione Lombardia. Tutti ricordano i suoi successi all’inizio della
pandemia nella primavera scorsa. Mentre le terre lombarde erano scosse dal
virus, il suo ospedale alla fiera di Milano era lindo, pulito, privo di
affollamento. Era quello il modello. Era la linea da percorrere. Allora il
governo dovrebbe prendere esempio dalla destra. Dovrebbe avere il coraggio di
rimettere le lancette indietro, esattamente come sta facendo oggi Attilio
Fontana presidente della Lombardia affidando il controllo dell’emergenza
sanitaria a persone come la dottoressa Letizia Moratti e il dottor Guido Bertolaso.
Il modello centro destra, con la leadership sicura di Silvio Berlusconi e
Matteo Salvini,può essere la strada vincente. Il modello è li da prendere ad
esempio, riuscirà Mario Draghi a farsi proficuo emulatore dei successi della
Lega e di Forza Italia? Staremo a vedere. È il momento che la destra entri in
campo. Che metta a disposizione le sue menti migliori. Il pensiero è a Denis
Verdini, oggi chiamato first suocero scherzosamente dal popolo leghista, perché
sua figlia è la compagna del Capitano. Ma non scordiamo il passato illustre di
Danis Verdini, al fianco di Silvio Berlusconi nei momenti decisivi della storia
del centro destra. Denis Verdini assieme a Giorgia Meloni, anche essa nella
squadra dei governi di Silvio Berlusconi, sapranno dare all’attuale centro
destra lo stesso slancio che hanno contribuito a dare al centro destra del
passato. Ecco la sfida da intraprendere, il governo Draghi deve essere testa di
ponte a una nuova maggioranza di destra che saprà riportare ai tempi belli nei
quali, poco prima dei fatti di Wall Streat del 2008, Silvio Berlusconi diceva “l’Italia
è il paese che cresce di più”
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