UN RICORDO
Nella giornata internazionale della disabilità, il giorno in cui le Nazioni Unite ricordano il valore assoluto dell’inclusione sociale, il mio pensiero non può che correre verso il ricordo di una persona unica e preziosa che purtroppo ci ha lasciati in primavere di quest’anno. Mi riferisco al dottor Giuseppe Tulipani, garante pugliese dei diritti delle persone diversamente abili, salito al cielo qualche mese fa a causa di un infarto. Io non ho gli strumenti linguistici per esprimere le infinite qualità morali e intellettuali di Giuseppe, per tutti coloro che gli volevano bene, Pino. Questo mio scritto sicuramente non renderà le molteplici capacità professionali, le infinite doti umane, la capacità di essere vicino all’altro che caratterizzavano la personalità di Tulipani. Le parole non potranno mai esplicitare il lavoro di una vita donato per aiutare chi più ha bisogno. Pino era sempre dalla parte dei più deboli. Sempre pronto ad ascoltare le esigenze altri e di mettersi “capa sotto” (come si dice in Puglia, per indicare che si è instancabili) e lavorare per risolvere i problemi dei più deboli, con lo spirito di solidarietà e gratuità propria di colui che lo faceva per spirito di volontariato e senso di fratellanza verso il genere umano. Un attacco di cuore ci ha fatto perdere una persona preziosa per tutti e per le istituzioni. Una persona che ha contribuito a rendere la Puglia, l’Italia intera, un posto migliore. Oggi, nella giornata mondiale della disabilità, noi che abbiamo avuto la fortuna di averlo conosciuto abbiamo il dovere etico e morale di meditare sui suoi insegnamenti e sulle sue opere, per poter imparare dal suo esempio e continuare la strada che aveva tracciato con dovizia di sforzi. Pensare al prossimo, pensare al bene dell’altro, avere a cuore il suo destino, avere cura dell’altro è quello che Giuseppe, Pino, Tulipani faceva ogni giorno della propria esistenza. Imitarlo è il modo per rendere la propria esistenza, la comunità in cui si vive e l’intera società migliore.
Scusate se le mie parole non sono state abbastanza buone per esplicitare le migliaia di pregi di Pino. Scusate se il mio ricordo è stato non abbastanza esplicativo di una vita data per gli altri. Quello che volevo solo esprimere è gratitudine e affetto per Giuseppe Tulipani. La sua assenza corporea fa sentire un po’ soli. Ma la certezza che lui e con noi con lo spirito forte che lo caratterizzava e lo caratterizza ancora adesso fra le nuvole, ci rende più decisi nel continuare la sua opera, ognuno in base alle proprie capacità e competenze
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