IL VACCINO
Ormai è arrivato. Il farmaco che fermerà la terribile pandemia si chiama vaccino. La politica di profilassi ha avuto risultati contraddittori, malgrado i lockdown, le regole di distanziamento, le chiusure di palestre e altri centri di attività sociale, il terribile Corona Virus ha continuato a mietere vittime innocenti. Oggi abbiamo un arma definitiva per debellare il male: il vaccino. Hanno cominciato a immunizzarsi il personale medico, le persone residenti in casa di cura ed anziani. Bisogna che a vaccinarsi siano tutti, o almeno si raggiunga la fatidica quota del 70% della popolazione, che secondo gli esperti statistici dovrebbe garantire la cosiddetta “immunità di gregge”, che vuol dire che sono talmente tanti i vaccinati che il virus non ha “corpi ospitanti sufficienti per diffondersi”. Insomma i non vaccinati sono protetti dai tanti vaccinati.
È dovere collettivo, di tutti noi, fare in modo che il virus si fermi. Abbiamo sotto gli occhi i tanti morti che ha portato questa malattia. Abbiamo in mente i camion dell’esercito che lungo le strade della Lombardia, la Primavera scorsa, trasportavano persone che avevano perso la vita a causa del male. Abbiamo in mente la fatica e il sacrificio dei medici e degli infermieri che hanno rischiato anche la vita per curare i molti malati. Allora vacciniamoci. Accogliamo con entusiasmo la campagna di profilassi indetta al governo. Non ci sono altre vie d’uscita per fermare il male che ormai ha segnato l’anno che sta per finire, il tragico 2020. Allora pensiamo al bene comune. Pensiamo a tutelare la nostra salute e di coloro che ci stanno accanto. Prima di tutto continuiamo ad usare le precauzioni di profilassi. Indossiamo gli strumenti di difesa personale, benefici non di guerra, quali guanti e mascherine. Continuiamo a mantenere la dovuta distanza sociale. Continuiamo a tutelare le persone più deboli: gli anziani, coloro che hanno malattie croniche, i bimbi e le bimbe cercando di farli uscire lo stretto indispensabile e tutelandoli in qualsiasi forma possibile. Ma allo stesso tempo muoviamoci all’unisono per fare in modo che la campagna vaccinale abbia un successo tale da debellare la diffusine del terribile Corona Virus in poco tempo. Ce la possiamo fare. Bisogna affidarci alle autorità pubbliche, ai medici ,al personale paramedico e allo spirito dei volontari competenti, che stanno compiendo veri e propri prodigi. Dobbiamo essere convinti assertori dalla bontà del vaccinarsi. Dobbiamo provare a costruire una rete sociale di mutuo soccorso, che allo stesso tempo trova il sistema di aiutare chi è meno in grado di affrontare le vicissitudini della vita e garantisca comunque la salute di tutti e di ognuno. Chi è contro il vaccino. Chi considera il vaccinarsi un atto autoritario. Sbaglia. Bisogna dirlo con chiarezza. La salute pubblica è un bene comune e collettivo. Per tutelare il diritto alla salute di ognuno di noi, lo stato è bene che imponga la vaccinazione. È bene che non avvengano più lutti e dolori come, sono avvenuti quest’anno. Vaccinarsi tutti, vaccinarsi presto.
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