giovedì 3 dicembre 2020

GIORNATA INTERNAZIONALE DISABILITA'


 3 DICEMBRE GIORNATA DELL'INCLUSIONE

Il 3 dicembre ormai da diversi anni è la giornata internazionale della disabilità. Cosa vuol dire? Le Nazioni Unite hanno scelto questo giorno per fermarsi e meditare tutti insieme su come superare ogni tipo di barriera che rende difficile, e in alcuni casi purtroppo impossibile, per le persone diversamente abili avere una vita sociale attiva ed esercitare interamente tutti i loro diritti sociali, politici ed, in generale, propri di ogni persona. Si parla di diritto alla salute, ogni persona deve avere la possibilità di vivere senza gli affanni prodotti dalle patologie. Si parla di diritto alle relazioni sociali, ogni persona deve interagire e ha diritto di farlo con il proprio prossimo con i propri concittadini. Diritto alla dignità, che vuol dire che ognuno, a prescindere dal proprio status sociale alla propria appartenenza ad un genere e, è bene sottolinearlo, a prescindere dalla proprie capacità psicofisica, ha diritto ad avere una vita in cui esprima tutte le sue potenzialità ed abbia la possibilità di esprimere la ricchezza che è nel proprio animo.

In forza di questo assunto, che deve essere proprio di ogni istituzione pubblica o privata, di ogni organizzazione sociale pronta a promuovere la persona umana, è bene che oggi si pensi a come fronteggiare le gravi inadempienze sociali che rendono inattuato l’articolo 3 della Costituzione Italiana che mette come pilastro della vita politica ed istituzionale della Repubblica la rimozione di ogni tipo di ostacolo che rende difficile il compimento dell’uguaglianza di ogni essere umano. Lo sforzo deve essere attuato a più li
velli. In ambito internazionale le istituzioni interstatali, penso all’ONU ma anche alla Comunità Europea devono operare attivamente rendere fattibile la lotta ad ogni tipo di diseguaglianza. Le comunità statali e regionali devono mettere in primo luogo al centro la persona umana, con le sue fragilità e potenzialità, affinché i diversamente abili, le donne, gli uomini, gli operai gli intellettuali riescano, tutti, a mettere al servizio le proprie energie per il bene comune e per avere un sostentamento dignitoso per la propria vita e per quella dei propri familiari. Cambiare in meglio il nostro stato sociale è possibile, anche in questo tempo di pandemia. Anzi aggiungo proprio in questo tempo segnato dal coronavirus, dobbiamo e possiamo pensare ad una società inclusiva, in cui le capacità di tutti possano essere strumento per superare ogni tipo di difficoltà e crisi economico sociale. Ecco perché, oggi, 3 dicembre 2020, non è solo la giornata della disabilità, non deve essere soltanto un tributo, pur doveroso, a tutti coloro che soffrono di problemi psico motori gravi, purtroppo spesso gravissimi. Ma deve essere un giorno per pensare e operare in modo da costruire non solo un domani, ma anche un oggi migliore, in cui l’inclusività, il rendere tutti cittadini e cittadine attive, è una risorsa fondamentale per l’intero paese e per il mondo intero. Allora buona giornata della diversabilità, ognuno di noi è diverso dall’altro, ognuno di noi ha difficoltà e capacità uniche rispetto al proprio prossimo, saperle utilizzare e metterle in risalto, è un modo per creare ricchezza soprattutto umana, ma anche economica, che renderà migliore la vita e gli darà un senso nuovo, più compiuto.

Nessun commento:

Posta un commento