giovedì 5 luglio 2018

NOTIZIE E UMANITA'


FAKE NEWS
In rete impazza la foto in cui si proverebbe che il bambino siriano morto sulle spiagge greche qualche anno fa non esiste. Vorremmo che la tesi di chi ha postato la fotografia fosse vera. Vorremmo tanto che la guerra in Siria non esistesse. Vorremmo tanto che in Libia non ci fossero disperati, che cercano di fuggire da veri e propri lager, costruiti anche con la complicità italiana, dell'ex ministro dell'interno Minniti. Vorremmo tanto che i profughi che prendono il mare, grazie al cambiamento di politica verso la Libia dell'attuale ministro Salvini, non morissero fra i flutti del Mediterraneo. Però ciò avviene. Avviene perché la vita è tremenda, la vita è crudele, e si accanisce soprattutto sui piccoli, sulle donne e sui più deboli. Perché ci sono uomini cinici, noi italiani, che perdono il senso di umanità. Ci sono persone crudeli che non si fanno remora di inneggiare al mare che uccide, sembrano le stesse persone che inneggiano al Vesuvio invitandolo ad eruttare e a coprire Napoli. Solo che nel secondo caso erano solo "Padani" a dire tale mostruosità, nel primo sono italiani senza distinzione geografica.Fa rabbia vedere che una foto che testimonia l'abbandono di abiti luridi e infetti da parte dei migranti su ordine perentorio dei medici della Croce Rossa, sia stata usata per dimostrare che "i rifugiati sono schizzinosi". Fa rabbia vedere la foto di un campo di reclusione libico, in cui si vedono donne e uomini festanti e ubriachi, sia in realtà, udite!, la foto del concerto dei Pink Floyd tenuto a Venezia nel lontano 1989. Fa rabbia insomma che si insulti la morte e la sofferenza, fa rabbia che si cancelli la dignità umana. L'emigrazione è un'emergenza mondiale. In ogni parte del mondo, in ogni continente, ci sono persone che si spostano per necessità. Si calcola che lo 0.1% della popolazione mondiale è profuga. Un numero enorme se si pensa che l'umanità è composta da più di sette miliardi di persone. Da questa tragedia planetaria non ci si difende nascondendo la testa sotto la sabbia. Non si può dire "non esiste" e chiudere gli occhi, come fanno i bambini. Noi non siamo infanti. Quello che per un fanciullo è un gesto tenero e dolce, per una comunità di persone è un atto inumano e vergognoso. E' compito di tutti cercare di superare l'emergenza umanitaria. E' compito degli Stati promuovere iniziative di salvaguardia. E' compito dell'Onu. attraverso le sue strutture a tutela dei profughi, adoperarsi per l'allestimento di campi d'accoglienza. E' compito di ognuno di noi cercare di costruire una rete solidale. Ognuno nel proprio piccolo o grande. Ci sono migliaia di medici ed infermieri che partono per i luoghi di crisi aderendo ad Organizzazioni Non Governative. Ci sono migliaia di volontari che fanno accoglienza. Ci sono migliaia di persone che vivono quotidianamente la loro tensione al bene e alla solidarietà aiutando l'altro. Questi non gli esempi. Non dobbiamo nascondere la testa, non dobbiamo pubblicare e credere falsità, quali le fake news.

Nessun commento:

Posta un commento