IL REFERENDUM PER IL TAGLIO DEI PARLAMENTARI
il quesito referendario è inevitabilmente circoscritto. Non si sta facendo una riforma globale della seconda parte della Costituzione, come volevano fare Forza Italia (PDL) e Lega nel 2006, tanto meno una riforma globale del sistema parlamentare, come voleva fare Renzi nel 2016. Si stanno "chirurgicamente" cambiando alcune parole e numeri contenuti negli articoli 57 56 e 58 della carta costituzionale al fine di diminuire il numero dei senatori e deputati. Io sono propenso a darle ragione signor Mario Urbano, le ragioni del "no" sono più corpose e ragionate di quelle del "si". La fragilità degli assunti, purtroppo, è palesemente manifestata dall'atteggiamento parecchio oscillante del PD, che ha votato per tre volte "no" e l'ultima "si" dimostrando, di nuovo dico purtroppo, che il suo voto era legato più che a un ragionamento di natura costituzionale a un sommovimento frutto di un interesse meramente strategico e politico. Così non va bene! Ma io sono dell'idea che la Costituzione debba essere innovata per preservare nella sostanza i suoi principi ispiratori: che sono la solidarietà, l'unità nazionale, il lavoro come strumento per dare dignità a tutti, la tutela della salute di tutti e di ognuno etc. Questa riforma costituzionale che ci apprestiamo a votare può essere l'avvio di un corposo rinnovamento del nostro sistema istituzionale? francamente non lo so, ma me lo auguro. Il parlamentarismo è il fondamento del nostro sistema statuale, senza la sovranità delle due Camere semplicemente non c'è Repubblica Italiana, magari ci sarebbe un'altra forma di stato, ma ben diversa da questa. Allora deve essere chiaro che difendere la costituzione vuol dire difendere il ruolo del nostro Parlamento. Renderlo più efficace e farlo ancor più diventare il "pivot", cioè il regolatore, del libero confronto democratico che non può prescindere da lui, ma che allo stesso tempo è anche esplicitato in altri luoghi pubblici, penso alla Scuola, alle sedi lavorative, ma anche alle associazioni di partito o di volontariato o di altro. Per far questo allora in numero dei parlamentari diventa un concetto relativo. Se il parlamento diventa più efficace, se garantisce un legame con il territorio diminuendo il numero dei parlamentari ben venga, ma potrebbe non essere così. Ecco perché la nostra opinione espressa al referendum di oggi è importantissima, potrebbe decidere in bene o in male i destini di tutti noi
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