lunedì 12 ottobre 2020

MA IL VIRUS VUOL DIRE COMPLOTTO?

 


NO MASCK

Sabato, 10/10/2020, si è tenuta manifestazione a Roma indetta da chi è convinto che le precauzioni contro la diffusione del Corona Virus siano sostanzialmente inutili. Chi, insomma, non crede che portare mascherine, tenere una distanza di sicurezza fra persone, lavarsi spesso le mani non è utile a difendersi dalla diffusione Corona Virus, anzi molti dei manifestanti sono convinti che il virus sia un’invenzione della o meglio dei poteri forti, per tenere la popolazione sotto controllo. A tale manifestazione dovevano partecipare persone note, del mondo dello spettacolo e della cultura, fra cui il noto attore Enrico Montesano, che ha deciso all’ultimo di declinare l’invito, non sappiamo se per ragioni personali o di lavoro, o perché abbia scelto di non sposare più la tesi degli organizzatori.

Quello che è successo Sabato è che diverse persone si sono viste fermare dalla polizia perché, manifestando, non portavano quelli che sono gli strumenti di protezione personale per fermare il morbo. Insomma molti partecipanti hanno infranto le normative dettate dal decreto del Presidente del Consiglio per fermare l’epidemia.

Ora quello che è successo a Roma pone molti interrogativi. È bene continuare a fare opera di profilassi? È bene temere il diffondersi dell’infezione? La risposta è necessariamente “si”. Bisogna essere certi che difendersi dal male è indispensabile. Bisogna essere sicuri che il Corona Virus è un pericolo che non guarda in faccia nessuno. Che colpisce chiunque non utilizzi adeguate misure protettive. È  successo a Silvio Berlusconi. È successo a Donald Trump. È successo al presidente del Brasile Borsolaro. È successo al presidente della regione Lazio e segretario del PD, Nicola Zingaretti. Io non so come fare a difedersi dal male. Non so se ci siano strumenti miracolosi per fermare la malattia. La cosa certa è che la prevenzione è al momento l’unico modo per fronteggiare ogni rischio. Allora è lungi da me criticare lo spirito partecipativo dei “no masck”. Tutti abbiamo diritto a professare le nostre idee, anche se non sono confutate dalla scienza e dalla medicina. Ma bisogna pensare, prima di tutto, alla salute di tutti e di ognuno. Appare veramente difficile affermare che il Corona Virus non esiste, è un’invenzione. Appare difficile sostenere che ci sia un complotto. I numeri dei malati, purtroppo i dati sui morti, provano che sono false tutte le tesi “complottiste”. Pensiamo al nostro bene, a quello personale, dei nostri parenti più cari e a quello dell’intera società. Utilizziamo le precauzioni necessarie per evitare la diffusione del morbo. Utilizziamo le elementari misure di profilassi. È in gioco non solo il nostro domani, ma anche e soprattutto il nostro oggi.

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