venerdì 17 agosto 2018

UN GIALLO




INNOCENTI INCASTRATE?
Il tema dell'innocente, il buon padre di famiglia, incastrato in un complesso intrigo internazionale è stato uno dei temi preferiti dell'indimenticabile regista, Alfred Hitchcock. Ricordiamo i film "Intrigo internazionale", "L'uomo che sapeva troppo". Molti dei suoi film si incentravano sulla storia di "un uomo o una donna qualunque" che si trovava "nel posto sbagliato al momento sbagliato". Chi si può scordare il fascinoso agente pubblicitario interpretato da Gary Grant che si trova coinvolto in un omicidio di un diplomatico niente di meno che all'interno della sede dell'ONU a New York? (Il film, ovviamente, di cui stiamo succintamente svelando la trama è "Intrigo internazionale"). Come non ricordare gli indimenticabili James Stewart e Doris Day protagonisti del film ickochiano "L'uomo che sapeva troppo", costretti ad inseguire per mezzo mondo una banda di spie ed assassini che avevano rapito il loro figlio? Abbiamo citato solo due dei moltissimi films del registra inglese che avevano come tema lo spionaggio e il coinvolgimento in complessi intrighi di politica internazionale di persone ignare ed innocenti. Questo tema da cinema sarebbe successo nella realtà. Non in un lontano passato quando il mondo era diviso fra blocco occidentale e blocco orientale, fra USA e URSS, ma solo un anno fa. Il motore della storia che stiamo raccontando è niente di meno che il perfido dittatore della Corea del Nord kim Jong-Un. Provo a ricostruire la storia. Siamo nel 2017. Il fratellastro dell'autarca asiatico ha firmato la sua condanna a morte. Si è messo contro gli interessi del capo. Prova a fuggire rifugiandosi a Kuala Lumpur. All'aeroporto della capitale malese due donne lo immobilizzano e gli spruzzano un letale gas nervino, che gli toglie la vita. Le autrici del crimine sono immediatamente individuate ed arrestate grazie al sistema di sicurezza aeroportuale. Sono Siti Aisyah, indonesiana, e Doan Thi Huong, vietnamita. Due giovani ed avvenenti signorine. Ma in realtà chi sono queste donne? Sono perfide spie al servizio della Corea del Nord? Così sospetta il tribunale della Malesia, che le ha rinviate a giudizio. Secondo i loro avvocati, invece, sarebbero state delle sprovvedute che avrebbero creduto di essere coinvolte in uno scherzo televisivo. Le due indagate avrebbero affermato di essere state contattate da una troupe televisiva. Il regista, o presunto tale, gli avrebbe indicato un uomo su cui spruzzare uno spray per creare una gag. Insomma la classica "candid camera". Avrebbero accettato. Ma al momento di concludere lo scherzo, spruzzando lo spray sullo sconosciuto, con orrore hanno scoperto che questi moriva fra atroci dolori. Ovviamente della casa produttrice televisiva nessuna traccia. Non ci sono prove che confermano la versione delle donne. Forse è vero che le ragazze siano state ingannate nell'illusione di avere il loro minuto di fama, come si suol dire parafrasando Andy Warhol. Spetterà a un giudice svelare l'arcano. Certo che se la realtà fosse scritta da Alfred Hitchcock, come i suoi film, ci troveremmo di fronte a una fascinosa e complessa trama. Il sospetto è invece di trovarsi di fronte a una squallida storia di corruzione, in cui si fa di tutto, anche uccidere, per avere un lauto guadagno e che le due donne siano tutt'altro che "innocenti passanti", ma prezzolati killer al soldo di un regime autoritario.

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