BUON 2021
Il nuovo anno è sempre latore di speranza. È raffigurato, nella vignettistica, come un bimbo in fasce che prende il posto di un vegliardo, acciaccato e con il bastone per procedere nel suo incerto cammino al tramonto, che è la raffigurazione dell’anno che si conclude. Mai come quest’anno l’anno vecchio è veramente segnato dalle difficoltà dovute alla salute. L’anno 2020 è stato l’anno del Corona Virus. Nell’arco di pochi mesi questa terribile malattia si è manifestata a Huan, una città grande e popolosa della Cina, per poi infettare l’intero globo terraqueo. A Marzo si cercava di non fare entrare in Italia il male, ma invece è entrato ed ha manifestato la nostra impotenza di fronte a un evento naturale, ma catastrofico. Sono milioni i morti nel mondo, sono centinaia di migliaia quelli che solo nel nostro paese hanno dovuto lasciare la terra dei vivi a causa del male. Sono tanti i malati, anche quelli che, ringraziando il cielo (chiunque lo abiti), sono guariti. Allora lasciamoci alle spalle, con il 31 dicembre che muore e con il 1 gennaio che nasce a vita, un anno terribile. Non dimentichiamo chi non c’è più, i tanti che hanno sofferto, i troppi che hanno lottato per la vita nelle sale di rianimazione. Non dimentichiamoci di ringraziare i medici e i paramedici che sono stati in prima linea a fronteggiare il male. La capacità della scienza medica e farmaceutica di affrontare nuove emergenze, nuovi batteri e virus ha reso possibile creare delle procedure e delle tecniche di cura di una malattia che all’inizio dell’anno era sconosciuta. Questo è un dato di cui ogni italiano deve essere orgoglioso. Bisogna portare vanto della grande professionalità dei nostri dottori e dei nostri infermieri, donne, la maggioranza, o uomini che siano. Bisogna ringraziare i tanti ospedali lombardi e veneti che nella prima fase della pandemia si sono sforzati di affrontare l’emergenza senza avere una guida dirigenziale adeguata. Bisogna ringraziare l’esercito e tutto il personale che si è sforzato di garantire la salute e la sicurezza in questo momento difficile. Ma il male è stato ed è in tutta Italia, in ogni luogo della penisola e nelle nostre isole, tutto il personale sanitario è stato encomiabile. Grazie a tutti loro
L’anno che si è concluso ci ha dato un regalo: il vaccino. Il 27 dicembre 2020, due giorni dopo il Natale, i primi sono stati vaccinati, sono medici ed infermieri in prima linea e persone fragili, gli anziani, che rischiano di più contraendo il virus. Questo 2021 deve essere l’anno del vaccino. Deve essere l’anno della vittoria sul male. Io che vi scrivo ho utilizzato aggetti, verbi e nomi che richiamano alla guerra allo scontro. Il vaccino non è un nemico. Il vaccino è un essere vivente che tende a riprodursi, come è nella natura di ogni entità considerata appartenente alla sfera della vita, anche se non è da considerare alla stregua delle specie animali e vegetali, non avendo una struttura cellulare complessa. Insomma il virus tenta di continuare a riprodursi e ciò uccide chi lo ospita. Fermare il virus non vuol dire vincerlo, vuol dire “semplicemente” difendere la nostra vita da un elemento naturale che è di fatto incompatibile con noi. Se noi viviamo il virus muore, insomma la nostra vita è incompatibile con quella del Corona Virus. Il virus è un terribile essere che per proliferare e riprodursi ha bisogno di danneggiare, fino a farlo morire, l’essere vivente che lo ospita. Allora la nostra non è una battaglia contro il Virus, la nostra è una battaglia per la Vita, per la nostra vita, che è incompatibile con l’esistenza e il prolificare del Corona Virus. La scienza è quella che si mette al servizio del genere umano, per garantirgli una vita sana e una dipartita il più possibile lontana nel tempo. Il virus non è un nemico, è semplicemente un elemento patogeno che può essere messo alla porta dalla nostra capacità, dalla capacità della società umana, di mettere appunto strumenti di cita e non di morte, quali sono i vaccini e le medicine. Il 2021 deve essere l’anno della cura, della volontà di tutti e di ognuno di prendersi cura dell’altro, di fronte a un 2020 che è stato l’anno della morte dettata da un microrganismo così piccolo e in realtà così letale. Che il 2021 sia l’anno della scomparsa del Corona Virus e del trionfo della vita. Buon anno a tutti.
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