venerdì 22 gennaio 2021

IL GIURAMENTO

 


IL PRESIDENTE

Mercoledì 20/01/2021presso il Campidoglio di Washington, ove risiedono le camere legislative federali degli USA, ha giurato John Biden quale quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti. Una cerimonia vecchia di secoli, da sempre il primo cittadino degli States giura fedeltà alla nazione il primo giorno in cui entra in carica davanti alla sede del Senato e della camera dei Rappresentanti. A giurare con lui, dopo di lui, la vicepresidente Kamala Harris, prima donna e prima persona di colore a ricoprire questa carica. Ad assistere alla cerimonia c’era anche Barak Obama, il primo presidente di colore degli Stati Uniti, che ora è lì a fare il tifo per Biden, che durante la sua presidenza ricopriva il ruolo che oggi è della Harris, cioè vicepresidente.

Le sfide della nuova presidenza sono tante. Sono tangibili, è di solo qualche giorno fa l’assalto dei fedelissimi di Donald Trump, il presidente uscente, proprio al Campidoglio, per provare ad impedire la ratifica dell’elezione del nuovo presidente che spetta alle Camere con un voto che sancisce il verdetto popolare delle elezioni presidenziali, avvenute in autunno del 2020. La rabbia di quell’elettorato Repubblicano ha segnato la storia della nazione. È la prima volta che dei cittadini hanno preso letteralmente in ostaggio gli organi legislativi della nazione. Ha fatto il giro del mondo l’immagine, postata sui social network e poi trasmessa su tutti i mass media, di un sostenitore di Trump vestito con pelli e con un copricapo con le corna di bufalo, che ha occupato la stanza di Nancy Pelosi, speaker della Camera, diremmo che ricopre le stesse funzioni del nostro presidente della Camera dei Deputati. Insomma la Pelosi e l’omologa del nostro Roberto Fico. Questo gesto, l’assalto alle Camere, ha scioccato gli States non abituati a questo assalto al parlamento, anche se le piazze americane, purtroppo, hanno visto negli anni, anche recenti, violenti scontri, ma lontani dai gangli del potere repubblicano.

Allora la cerimonia di ieri, quella che vede giurare il nuovo presidente, è stata all’insegna della morigeratezza. I cittadini non hanno potuto assistere all’evento, se non da casa. Gli invitati hanno dovuto mantenere le distanze obbligatorie per evitare il diffondersi della terribile malattia, il Corona Virus. Tutto sembrava l’allegoria di un periodo storico triste. Spetterà a Biden, e non solo a lui, fare in modo che questo presagio non si avveri. Biden deve fare in modo che il male non si propaghi, utilizzando con efficacia e capillarmente il vaccino. Questo è stato una indubbia vittoria del suo predecessore, Donald Trump. Si può criticare molte cose della scorsa presidenza, compreso il non utilizzo della mascherina come strumento di contenimento del contagio, che probabilmente ha fatto ammalare lo stesso Donald Trump. Ma quello che è certo è che la scorsa presidenza ha favorito con investimenti massici le case farmaceutiche impegnate a brevettare l’antidoto alla malattia che ha segnato il 2020 e, probabilmente, determinerà anche i destini di quest’anno, il 2021. Allora Biden deve da un lato evitare il diffondersi del contagio e dall’altro dare una mano all’economia reale. Trump ha mantenuto la sua promessa, durante la sua presidenza l’indice di borsa ha guadagnato il 140%, praticamente gli investitori di Wall Streat hanno messo in cascina tanti soldi in questi quattro anni. Ora Biden deve provare a fare in modo che questi soldi servano da traino alla cosiddetta “economia reale”, cioè alle industrie, ai servizi e alla agricoltura, generando così posti di lavoro. Una sfida non facile, su cui Biden gioca i destini della sua presidenza, ma anche e soprattutto i destini di uomini e donne che hanno nel lavoro la loro fonte di sostentamento e di emancipazione sociale. Ci riuscirà? Questo dovremo vedere! Augurandoci che ci riesca non solo per i cittadini americani, ma anche per tutto il pianeta. È tempo di una economia ecologicamente sostenibile, cioè che riduca drasticamente gli agenti inquinanti, e che garantisca benessere e dignità a più uomini e donne possibile. Biden non può essere da solo a prefiggersi questo scopo, tutta la comunità internazione, Cina e Unione Europea in primis, devono dargli una mano. Il fine è fare uscire l’intero pianeta dallo stallo che il morbo e anche gli errori della politica ha portato.

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