L’ESPLORATORE
Roberto Fico è il Presidente della Camera dei Deputati. È la terza carica dello stato, dopo il Presidente della Repubblica e il Presidente del Senato. È uno dei più importanti esponenti del Movimento Cinque Stelle, l’organizzazione politica che alle ultime elezioni nazionali è risultata la forza politica con più consenso da parte degli elettori. L’atro ieri, 29/01/2021, ha avuto l’incarico da parte di Sergio Mattarella, il Presidente della Repubblica, di esplorare i proponimenti dei vari partiti di formare una nuova maggioranza politica che dia la fiducia a un nuovo governo.
Il compito di Fico è oggettivamente complesso. Italia Viva, la formazione parlamentare fondata da Matteo Renzi, ha fatto cadere il governo denominato dalla stampa “Conte 2” e non intende concedere il suo consenso alla formazione di un altro esecutivo, se non alla luce di evidenti discontinuità rispetto al precedente. Il centro destra, guidato da Silvio Berlusconi, ha chiarito che è urgente un cambio di passo. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, a colloquio con il Presidente Mattarella, hanno ribadito la necessità di una forte e impellente esigenza di cambio di passo. Elezioni subito! Hanno chiesto. E in subordine un governo guidato da un esponente del Centro – destra. Il modello è la gestione della pandemia in Lombardia di questa primavera. Un dato esplicitato dalla vice presidente della Camera, l’onorevole Mara Carfagna, esponente di spicco di Forza Italia. Si ricorda che con la guida di Guido Bertolaso, non da oggi modello di “buona politica”per tutti gli esponenti di destra, la regione Lombardia ha combattuto contro il virus. Salvini promette che se la destra ritornerà al governo, sarà quella la linea di tendenza da seguire, coordinata dalla paziente e proficua dedizione politica di Silvio Berlusconi.
Ma queste sono le prospettive del domani, sono le certezze che potrà regalare solo un voto popolare che darà mandato alla coalizione di destra di governare. Oggi c’è un empasse politica non facilmente risolvibile. Roberto Fico ha in prospettiva la soluzione di proporre ancora una volta a Partito democratico, Liberi Uguali, Italia Viva e Movimento Cinque Stelle di appoggiare un governo la cui presidenza dovrebbe essere affidata ancora una volta a Giuseppe Conte. Ma la possibilità che ci siano altre personalità a guidare un futuro esecutivo esiste. Si fa il nome di Mario Draghi, ex governatore della Banca d’Italia ed ex governatore della Banca Europea. Il banchiere è persona stimata da un numero imponente di politici. La sua presidenza alla Banca Europea ha segnato la forte riduzione del cosiddetto “spread”, cioè il divario fra i rendimenti degli interessi dei titoli di stato italiano e di quelli tedeschi, favorendo di fatto l’alleggerimento del peso del debito pubblico italiano. Alla luce delle dichiarazioni delle forze politiche la prospettiva di una cosiddetta “maggioranza Draghi” non esiste. Nessun partito ha dichiarato apertamente di voler appoggiare un esecutivo che sarebbe “tecnico”. Lo stesso Draghi non si è sbilanciato a dare la propria disponibilità. Ma sono molti a pensare che se il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affidasse il compito di formare un esecutivo a Mario Draghi ci sarebbe una maggioranza parlamentare solida formata da coloro che hanno appoggiato il Conte 2, con in più Forza Italia e,forse, l’astensione della Lega di Matteo Salvini. Sarebbe un cambio di rotta importante anche per la destra, che fino ad oggi ha chiesto con veemenza: elezioni. L’unica che, con sostanziale certezza, rimarrebbe all’opposizione sarebbe Giorgia Meloni con il suo movimento, Fratelli d’Italia.
Tutte queste sono congetture. Tutto sembra azzardato. Perfino le elezioni, lo sbocco “naturale” di fronte a una crisi senza prospettive parlamentari, appaiono difficili da pensare in una Italia bloccata dalla pandemia. Anche se, bisogna dirlo, le elezioni regionali del 2020 si sono comunque tenute, malgrado il morbo. Insomma la complessità della situazione impone prudenza. Giuseppe Conte sta a guardare, il premier dimissionario è forte dei sondaggi che esprimono l’apprezzamento dei cittadini per la sua azione ministeriale ai tempi della fase acuta della pandemia. Ma appare difficile valutare il peso che potrà avere in termini di voti, questo consenso per la sua politica. Anche perché, oggettivamente, questo consenso, che rimane pur molto alto, sta calando alla luce della contraddittoria azione governativa nella cosiddetta “fase due dell’emergenza”, quella che stiamo oggi vivendo.
Quello che conta sono i destini del paese, i nostri destini, quelli di noi cittadini. Difficile dire quale sia la scelta politica migliore per riportare serenità nel tessuto socio economico della Comunità Italiana. Ma è necessario che la politica e l’intera classe dirigente italiana faccia presto qualcosa. Risolva la crisi politica in un modo o nell’altro, al fine di concentrarsi sulla vera priorità nazionale che è la tutela della salute, della prosperità, del lavoro, dello studio e in ultimo , ma non per ordine d’importanza, di pensare a garantire la possibilità di tutti a vivere serenamente la propria vita. Che dire: in bocca a lupo Roberto Fico. Sappiamo che il tuo impegno, gentile presidente della Camera dei Deputati, deve essere volto a garantire che gli italiani tutti abbiano un futuro sereno. Chi sia il prossimo Presidente del Consiglio, a questo punto dei giochi, conta relativamente. Bisogna che sia una persona che garantisca la prosperità generale, e ci faccia uscire definitivamente dalla emergenza. Speriamo che l’esploratore trovi un esplorato all’altezza.
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