Pensare a cambiare in meglio la vita di tutti e di ognuno è la sfida per antonomasia. Il sogno di poter condurre un'esistenza più bella è il diritto di tutti e tutte. Oggi l'Italia è prostrata dal corona virus. La regione simbolo del progresso del nostro paese, la Lombardia, ancora ieri segnava un aumento esponenziale dei casi. Il dato, dobbiamo dircelo per tranquillizzarci, è in controtendenza rispetto a quello della settimana scorsa che indicava un forte ridimensionamento dei casi di contagio. Per questo motivo non dobbiamo abbassare la guardia. Il male è in agguato, pronto a sferrare il suo terribile attacco appena cediamo nella nostra difesa. La Lombardia non è sola in questa tragedia, tutta l'Italia è colpita ed è stremata. Bisogna provare decisamente a scegliere il bene per ciascuno e per tutti. Bisogna evitare di avere comportamenti che facilitino la proliferazione del malanno. Bisogna avere spirito di gruppo, sapendo che per costruire solidarietà è bene usare il raziocinio. Si può far più danni stando vicini al nostro prossimo, che standogli lontano. Questo è un dato allo stesso tragico e assolutamente veritiero. La vicinanza, normalmente strumento di spirito di amicizia, è nella lotta all'infezione un pericolo. Allora bisogna usare gli strumenti di protezione individuale, mascherina e guanti, quando si agisce in luoghi promiscui, cioè frequentati da persone che non conosciamo e di cui non conosciamo esattamente gli spostamenti. Bisogna curarsi di evitare di portare in casa il male, evitando di contagiare i nostri cari, soprattutto se più anziani e deboli. Bisogna avere cura di tutta la nostra popolazione più matura, evitando che ogni persona di una certa età si esponga a inutili pericoli. Il male si può fermare. Il Corona Virus è già oggi un pericolo meno soffocante, anche se cogente. I dati lo dicono. Il morbo fa meno vittime. Ci sono meno persone che si ammalano. Ma per continuare a registrare questo trend positivo è necessario uno sforzo di tutti. Oggi che il Lockdown è finito, oggi che si può ritornare a lavorare e a vivere una vita parzialmente normale. Oggi che si possono fare acquisti, tagliare i capelli, andare in banca, non si deve perdere il senso della misura. Il morbo è in agguato. O meglio i nostri comportamenti potrebbero riaccendere focolai di contagi. Allora è il momento di accettare la sfida. Il momento di riconquistarsi il quotidiano, la normalità, senza correre rischi. Bisogna comportarsi con misura. E' bene sapere misurare le proprie azioni per il bene nostro, dei nostri cari e di tutti coloro che ci sono prossimi
Nessun commento:
Posta un commento