ARTICOLO 28 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
“I funzionari e i
dipendenti dello stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili,
secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in
violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo
Stato e agli enti pubblici”
L’articolo 28 della costituzione sancisce che i dipendenti
pubblici nell’esercizio delle loro funzioni sono chiamati a rispondere dei loro
gesti contrari alle leggi. Sono penalmente sanzionabili, se funzionari
infedeli. Sono anche perseguibili a norma del diritto civile e amministrativo.
La responsabilità personale per i propri atti è un fondamentale principio
giuridico. Il funzionario infedele, cioè colui che ha approfittato della
propria posizione per avere illeciti guadagni e privilegi, è chiamato a
rispondere del proprio comportamento davanti allo stato. Chi fa concussione,
cioè chiede soldi o favori in cambio di servigi illeciti della propria posizione
di dipendente o funzionario pubblico deve essere punito. In più lo stato e gli
enti locali sono chiamati a risarcire i danni che la vittima ha subito a causa
del cattivo comportamento del dipendente, del rappresentante della Repubblica e
di chiunque abbia il ruolo di conduttori di affari pubblici. Questo principio è
base per un chiaro e corretto rapporto fra pubblica amministrazione e
cittadini. È una garanzia per tutti coloro che si approcciano ad avere rapporti
con la Pubblica Amministrazione. Bisogna aggiungere che per un rappresentante
dello stato e per un dipendente pubblico un comportamento onesto dovrebbe
essere un imperativo morale. Chiunque ha il privilegio di essere un dipendente
della Repubblica deve comportarsi degnamente. La stragrande maggioranza dei
dipendenti pubblici lo fa. Si comporta correttamente. Abbiamo una classe di
amministratori di altissimo livello. Bisogna deprecare i casi negativi. Coloro
che infangano il ruolo che detengono con comportamenti illeciti. Questi vanno
criticati. L’articolo 28 della Costituzione deve servire da monito contro i
loro atti indegni. La scure della giustizia deve ricadere su di loro. Il
comportamento illecito di pubblici amministratori comporta gravissimi danni
alla popolazione. Ricordiamo i tremendi giorni del terremoto dell’Aquila quando
l’allora presidente del Consiglio Berlusconi prometteva la rapida ricostruzione
delle case e aiuto concreto per i terremotati, mentre i suoi più stretti
collaboratori “festeggiavano” immaginandosi lauti guadagni causati dallo
scorretto utilizzo dei soldi pubblici. Non illudiamoci la corruzione il degrado
morale non è appannaggio solo della lega e Forza Italia. Anche il Partito
Democratico, purtroppo, è stato oggetto di scandali, vedi quello della Banca
Etruria che ha visto il tentativo di coprire il comportamento scellerato di
alcuni dipendenti della banca solo perché parenti di qualche ministro. Il
popolo, l’elettorato, si scandalizza più per i comportamenti illegali della
sinistra, vista come difensore dei valori repubblicani, che delle angherie
della destra. Ricordiamo la scelta di Berlusconi, capo della destra, di
presentare quale candidato al comune di Roma quel Guido Bertolaso simbolo della
corruzione di destra legata al terremoto dell’Aquila, quel gesto fu un modo di
ribadire che Forza Italia e Lega, i partiti della sua colazione, sono latori di
valori assolutamente contrari alle norme dello stato, i cittadini votandoli si
dimostrano concordi. E’ facile immaginare che se vinceranno Lega e Forza Italia
alle elezioni politiche del 2018 continuerà il loro impegno storico per
depenalizzare i reati di natura amministrativa, legati alla corruzione e alla
concussione, una missione che dura da vent’anni, Berlusconi infatti lo chiama
“spirito del ‘94”, anno in cui fondò il partito Forza Italia per combattere
contro i magistrati che mettevano in prigione chi non rispettava le leggi. Per
proteggere i corrotti, è bene che gli elettori lo sappiano, non basta votare
Forza Italia e Lega, urge cambiare la costituzione, urge che sia cancellato
l’articolo 28. La promessa di Salvini e Berlusconi di rendere la vita semplice
ai funzionari infedeli siamo sicuri che sarà mantenuta. La destra ha dimostrato
di mantenere le promesse elettorali. Quando è stata al governo si è distinta
per aver introdotto “il processo lungo”, cioè un processo che ritardava il suo
fluire per dare la possibilità a chi avesse compiuto reati finanziari e contro
la pubblica amministrazione di arrivare alla prescrizione, i cui tempi furono
abbreviati grazie all’impegno di Berlusconi. Rimane il fatto che bisogna
cambiare l’articolo 28, se no votare Forza Italia e Lega vuol dire solamente
esprimere una solidarietà simbolica a Cesare Previti e ai tutti i martiri di
destra che sono in difficoltà accusati di aver commesso reati di natura
economica.
Testo di Giovanni Falagario
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