Un silenzio assordante quello del ministro degli interni, Matteo Salvini. Il più funambolico dei politici italiani, capace di mostrare una bambola per i giochetti erotici e gridare: questa è il presidente della Camera, che allora era Laura Boldrini. Ricordiamo con commozione questo suo intervento a un comizio della Lega, uno dei suoi discorsi più profondi. Oggi in veste di ministro degli interni tace sulla morte di Soumayla Sacko, un attivista dei sindacati di base assassinato perché "curiosava" su una discarica in mano alla andrangheta calabrese. Mentre il nuovo presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha citato l'attivista del Mali ucciso nelle campagne calabresi, nel suo discorso di investitura. Salvini ha preferito rimanere nel silenzio. Come intendere questo tacere? Un indiretto avvallo all'omicidio, visto che forse il malese stava prendendo delle lamiere indebitamente? Si sa Salvini da tempo si batte per l'ampliamento dell'istituto della legittima difesa, per lui e per i suoi elettori si ha la licenza di uccidere se qualcuno entra nella proprietà di qualche altro. Oppure è semplicemente un modo per uscire dai riflettori. Salvini sta operando per sanare quella terra ferita dalla malavita. Speriamo sia così! Speriamo che si stia impegnando per portare serenità in quella terra colpita dalla violenza. Il suo silenzio è sinonimo d'azione concreta? Lo speriamo! Certo che Salvini in questi giorni si sta sbizzarrendo a portare il credo leghista in ogni parte d'Italia, sta facendo comizi ovunque, tacendo sull'emergenza sicurezza. Era a Brindisi solo qualche ora fa. Sulla morte di Sacko neanche un cenno. Il silenzio è assordante. Il dubbio che Salvini taccia perché non può fare sull'argomento battute a sfondo sessuale, da sempre il suo cavallo di battaglia, è forte. Intanto non possiamo che affidarci alle forze dell'ordine che continuano a fare il proprio lavoro indefessamente, anche oggi che hanno come superiore un giulivo leghista. Forse il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, dovrebbe far sentire ancora la sua voce in questa triste storia. P.S. A Brindisi il ministro Salvini è stato importunato da sediziosi che gli hanno cantato Bella Ciao. Suvvia! Contestatori utilizzate lo stesso linguaggio visivo e dialettico del segretario leghista: per mostrare il vostro disappunto mostrate il dito medio. Scusate lo sfogo finale volgare, non appropriato a raccontare la storia drammatica di Soumayla, però indignarsi è lecito davanti al silenzio di colui che voleva diventare ministro degli interni per portare ordine nel paese e invece tace di un efferato omicidio.
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