domenica 26 aprile 2020

FILOSOFIA E AZIONE POLITICA




UN IMPEGNO E UNA IDEA
Giuseppe Calicchio è passato alle onori delle cronache perché la regione lombardia l'ha voluto Amministratore Delegato della Casa di Ricovero "Pio Albergo Trivulzio". Purtroppo i "giornali comunisti" non l'avrebbero nemmeno nominato se non si fosse trovato a gestire la crisi del Corona Virus e con i tanti decessi e malati in quella casa di ospitalità. Ma chi vota destra, chi sente e vive gli afflati ideali che soffiano all'interno della lega stima e conosce da tempo il dottor Calicchio. Laureato in filosofia giovanissimo entra nella Lega. Il suo successo di intellettuale è possibile al fianco del segretario, Matteo Salvini. Calicchio è uno dei più importanti copensatori del segretario. Assieme a lui pensa la "Lega Nazionale", pensa al nuovo progetto di partito simile al modello francese di Alleanza Nazionale. Riprende i temi Hegeliani di conflitto dialettico e pensa alla funzione di guida sociale delle formazioni politiche. Insomma è il "pensatore" del gruppo dirigenziale del nuovo carroccio sovranista. Il "popolo", come il segretario chiama i suoi elettori, lo hanno sempre stimato e continuano a stimarlo. La stima verso quet'uomo è profonda. Si sente nelle vie, nelle conversazioni fra attivisti, nella propaganda politica. Giuseppe Colicchio è stato e sarà uno dei motori del Carroccio. Una figura apicale che nulla potrà scalfire nella sua integrità. Salvini ha estremamente fiducia in lui. Gli elettori della Lega lo hanno già paragonato ad altri martiri, cioè ad altre persone che si sono spese per fare grande il partito e hanno subito la reazione violenta della magistratura. E' messo sullo stesso piano di Gianluca Savoini, Francesco Belsito e altri grandi. La reazione di solidarietà si manifesterà con il voto. Più la magistratura colpisce uomini di destra, più i voti dei moderati aumentano.

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