LA DIGNITA' DELLA DONNA
Quello che è successo nella notte fra il 25/08 e il 26/08/2017 a Rimini lascia senza parole e sgomenta. Una giovane coppia di turisti polacchi si sono sdraiati su un lettino, per godersi le brezza del mare notturno e per abbracciarsi l'ultima notte di vacanza, l'indomani sarebbero dovuti ripartire verso Varsavia. Non sappiano cosa si dicessero, forse i due ventenni si promettevano vicendevolmente un futuro insieme, chi lo sa. Mentre la notte stava lasciando il posto al mattino, erano le quattro, un branco li ha sorpresi. Un gruppo di giovani, probabilmente magrebini, li ha circondati. Hanno picchiato selvaggiamente il ragazzo, rompendogli il setto nasale e facendogli perdere i sensi. Hanno afferrato la ragazza, l'hanno trascinata sulla sabbia, e l'hanno ripetutamente violentata. Il branco famelico ha compiuto il suo gesto di brutale violenza in preda all'alcol e alla droga. E' sconcertante scoprire che atti di barbarie così truce possano avvenire nel nostro paese. Non è accettabile che una donna sia costretta a subire una tale violenza. Chi ha perso la dignità di essere umano sono quegli uomini che hanno commesso violenza, hanno perso il diritto di essere considerati esseri umani, hanno manifestato un ferinità indicibile e inimmaginabile. Rimane il fatto che quella donna, violentata in una spiaggia di Rimini, oggi si trova a fronteggiare uno stato d'animo che racchiude un dolore infinito. Quei maschi hanno voluto farsi beffe della sua umanità. Hanno voluto reificarla, esattamente come facevano i nazisti con gli ebrei nei campi di concentramento. La violenza come annientamento della personalità umana. Non c'è dubbio che falliranno, che non riusciranno ad annientare la bellezza dell'essere donna, esattamente come fallirono i nazisti nel loro folle tentativo di annientare l'umanità delle loro vittime, Rimane però il dolore fisico e morale che hanno inferto alla giovane donna polacca. Rimangono le cicatrici fisiche e morali che uno stupro produce sulla femminilità. Bisogna che ciò non avvenga mai più. Bisogna che l'uomo, il maschio, impari a rispettare la dignità altrui e, soprattutto, la propria non degradando in bestia affamata di violenza e di sesso, che con la sessualità vera non ha nulla a che fare. Purtroppo c'è da ricordare che questo stesso gruppo di animali, nella stessa notte, ha commesso un altro atroce delitto. A manifestazione della loro bestialità dopo aver violentato la giovane polacca, hanno abusato anche di un trans di 30 anni che stava poco distante dalla spiaggia. Anche questa giovane ha dovuto soffrire umiliazione e dolore, anche questa donna ha avuto la stessa violenza. Noi non possiamo che piangere per il gesto. Un appunto extra. Non c'è dubbio che questi atti di violenza sulle donne, esattamente come l'operato dei terroristi dello Stato Islamico, sono assolutamente contro i dettami del Corano. ancora una volta quindi si utilizza la violenza, da parte di persone di cultura islamica, per bestemmiare Allah. Noi siamo per la libertà religiosa, se si sceglie di bestemmiare il divino si ha diritto di farlo, ma non si deve usare la violenza. Insomma pur rispettando la professione di ateismo fatta dai violentatori di rimini come dai seguaci dello Stato Islamico, condanniamo il suo esplicitarsi attraverso la violenza, lo stupro, la guerra e gli attentati. Prima di ogni cosa c'è l'umanità e la vita che vanno rispettate e salvaguardate.
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