martedì 22 agosto 2017

ISCHIA: TERREMOTO E ABUSO EDILIZIO

VITA E PAESAGGIO
"La Repubblica.. tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione". Questo dichiara l'articolo 9, secondo comma, della nostra Costituzione. Ad Ischia, il 21/08/2017, c'è stato un terremoto. Questo evento sismico ha causato crolli e la perdita di due vite umane. Se gli edifici dell'isola fossero stati costruiti seguendo le normative antisismiche, se non ci fossero state case abusive che, oltre a deturpare il paesaggio, uccidono, forse non staremmo qui a piangere delle vittime innocenti. I tre fratellini estratti dalle macerie, grazie a Dio sani e salvi, non avrebbero corso un serio pericolo di vita. Le due donne, morte per i crolli, a quest'ora starebbero in giro per il paese con al fianco i propri figli. Le disquisizioni sulla data di costruzione delle case crollate lasciano il tempo che trovano. E' vero molte sono state costruite prima degli anni '80, prima che fosse stata introdotta la legislazione che imponeva normative antisismiche nella costruzione di edifici, ma le ristrutturazioni, i pesanti solai in cemento armato che hanno causato il collassamento di intere case, sono stati edificati dopo la legge e in barba alla legge. E' un dato oggettivo che ad Ischia, che conta un numero di residenti pari a 60000 abitanti, sono state fatte in soli 30 anni 30000 richieste di condono edilizio. Fate i conti voi. In una casa solitamente vivono almeno quattro persone. Fate un rapporto domande/case abitate e riscontrerete che tutta l'isola vive in uno stato di assoluto degrado edilizio. Allora l'unica soluzione per evitare che la vita umana sia messa in pericolo è adoperarsi per difendere il paesaggio. Bisogna impegnarsi per costruire secondo le regole elementari di convivenza civile. Bisogna fare case sicure e compatibili con il paesaggio circostante. Il problema non è solo di Ischia, è di tutto il paese, soffocato da una cementificazione selvaggia. Basta con i condoni, basta con le leggine regionali che autorizzano la costruzione di controsoffitti e cantinole. Basta scempio. Fa veramente rabbia vedere il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, del pd, piangere le vittime del sisma, mentre è stato artefice di una legge regionale che condona l'abuso edilizio. Fa rabbia ascoltare Silvio Berlusconi che si "vuole dare una mano ai terremotati", mentre lui, quando era a capo del governo, ha fatto mille e più condoni causa di morti e dolori. Bisogna ripartire dalla Costituzione, bisogna partire dalla legge, dalla legalità per salvare la nostra nazione, per salvare la sua bellezza e, cosa più importante, per salvare vite umane. Si deve ripartire dalla difesa del panorama, nessuna costruzione edilizia abusiva deve essere salvata, neanche in nome "dell'abusivismo di necessità", cioè fatto per avere una casa di prima abitazione. Nulla giustifica l'abuso, una casa fuori dalle regole procura morte, ci dispiace che il m5s sia conciliante su questo. Allora basta l'unico modo per rendere questo dannato paese, bellissimo ma scempiato dai suoi abitanti, migliore è seguire i dettami imposti dalla Costituzione, troppo spesso tradita. Dettami che impongono il rispetto per la natura, per il paesaggio, per l'arte e per la vita umana. La costituzione che tutela la cultura, i meno fortunati, i più bisognosi deve essere applicata anche in materia paesaggistica, per il bene di tutti.
testo di Giovanni Falagario


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