MENO SBARCHI!
E' il canto di vittoria del ministro degli interni Marco Minniti. A guardare i dati sembrerebbe che abbia ragione. L'anno scorso nei mesi di luglio e agosto si erano registrati gli arrivi di 333mila persone. Quest'anno nello stesso periodo "appena" 38mila. Senza contare che in inverno quest'anno si era registrato un aumento senza precedenti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Si pensava che un afflusso così ampio nella stagione invernale (71mila solo a Maggio), sempre considerata avversa al traversamento del Mediterraneo per motivi atmosferici, dovesse preludere a un estate con un afflusso record di barconi. Ciò non è avvenuto. Minniti attribuisce questo che lui chiama "successo" all'azione del governo che ha stipulato accordi con la Nigeria, il Niger e la Libia. Questi sono tre paesi fondamentali nell'odissea dei migranti che vogliono giungere in Europa. Attraverso questi stati si snoda il cammino di migliaia di chilometri che conduce al "mare nostrum". L'Italia ha certamente condotto una campagna di dissuasione verso gli stati africani. ha promesso finanziamenti in cambio di un controllo rigoroso dei confini interni. La Libia ad esempio sta trasformando coloro che erano, fino a pochi giorni fa, i trafficanti di uomini, in gestori di centri d'accoglienza all'interno del paese. E' qui un altro elemento di polemica. Giustamente molti considerano un eufemismo chiamare i luoghi in cui sono detenuti i migranti in Libia "centri d'accoglienza", le chiamano prigioni. Gentiloni, presidente del Consiglio italiano, Macron, presidente della Repubblica Francese, Merkel, cancelliera della Repubblica Federale Tedesca, si sono affrettati a dichiarare che i diritti umani saranno tutelati in questi centri d'accoglienza, e l'alto commissariato delle nazioni unite per i rifugiati veglierà sull'operato delle forze libiche e straniere affinché nulla di illecito avvenga. Speriamo che abbiano ragione. Urge sottolineare, al fine, che malgrado l'esultanza di Gentiloni, proprio ieri una nave delle Organizzazioni Non Governative che operano nel Mediterraneo a salvato un centinaio di migranti che erano alla deriva su un barcone in mezzo al mare. Finirà mai questa tragedia umanitaria che ormai non ha precedenti? Finiranno di morire affogate centinaia migliaia di persone affogate, come è avvenuto in questi anni? Lo speriamo! Vorremmo tanto che tutti, soprattutto i governanti, abbiano ben chiaro che la vita umana vale più di qualsiasi cosa, più di qualsiasi spot propagandistico.
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