LO SGOMBERO!
Ha suscitato polemiche la scelta della polizia, del prefetto, di sgomberare via Curtatone, una strada romana vicina alla stazione Termini. Lì c'è uno stabile occupato dal 2013 da migranti di nazionalità Eritrea e Somala, tutte persone che hanno lo status di rifugiati. Lo stabile è proprietà privata, il proprietario ha comunque dovuto pagare 240mila euro di tasse e 575mila euro di spese da quando non può usufruire dell'immobile. Una bella somma! L'edificio è stato in parte già sgombrato, ma sono rimaste le persone che non sapevano dove andare. Ieri un ordine prefettizio, si dice avallato dal ministero dell'interno, ha dato il via allo sgombero totale. Questo comporta il costringere coloro che stanno all'interno dell'edificio ad andare via e indurre coloro, migranti, che sono ancora sul selciato della strada davanti al palazzo, a sgombrare. Ieri la polizia è stata decisa, per usare un eufemismo. Davanti agli occupanti che lanciavano dai balconi suppellettili di vario tipo, hanno reagito caricando. Il capo servizio avrebbe addirittura spronato i suoi uomini alle parole "spezziamogli le gambe!". Forse si sentiva Massimo Decio Smeriglio, il protagonista del film "Il Gladiatore, che, generale romano, spronava i militi al grido "scatenate l'inferno". Solo che i poliziotti romani avevano di fronte a loro, non bellicosi germani, ma donne e bambini che assiepavano la piazza, una bella differenza che non gli ha impedito di usare manganelli e idranti, con il pericolo di ferire persone inermi. Il ministro degli interni, Minniti, ha promesso un'inchiesta per chiarire se non ci sono stati atti che travalicano il codice d'azione delle forze dell'ordine. Vuole sapere se si è superato il confine fra l'azione di polizia e la prevaricazione violenta. Promette mai più sgomberi senza un preventivo atto di pianificazione che scongiuri tensioni di piazza. Prima di sgomberare bisogna sapere dove portare e come portare i malcapitati sgomberati, tuona Minniti. Intanto scoppiano le polemiche fra Regione Lazio e Comune Roma. Zingaretti, presidente della regione Lazio, ricorda che ha stanziato 40milioni di euro, dati al Campidoglio per risolvere la questione migranti, che è competenza del sindaco. Dal Movimento Cinque Stelle si replica: è un attacco alla Raggi, se Zingaretti vuole risolvere il problema ordine pubblico a Roma se ne occupi direttamente, come ha fatto per l'acquedotto, noi del movimento non faremo nulla. Intanto fra le polemiche della politica, si abbandona Roma e i suoi abitanti, che siano di nazionalità italiana o di altro paese, a se stessa. Comunque l'immagine più commovente, davanti a questa storia sconfortante, è la carezza di un poliziotto che consola una donna eritrea in lacrime, un tocco di umanità in questa giornata di violenza.
testo di Giovanni Falagario
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