giovedì 24 agosto 2017

NOTTE DI SAN LORENZO 1572: IL BAGNO DI SANGUE





NOTTE DI SAN BARTOLOMEO: QUANDO AD UCCIDERE ERANO I CATTOLICI
La notte fra il 23 e il 24 agosto del 1572 la violenza e la rabbia si rovesciò contro gli Ugonotti, i protestanti francesi. Carlo IX, re di Francia, ordinò di uccidere l'ammiraglio Gaspard de Chatillon, questo era l'uomo più eminente e potente degli antipapisti di Gallia. L'odio del re verso la riforma, secondo buona parte della storiografia, fu causato dalla madre, l'italiana Caterina de' Medici.Una cosa è certa, quello che doveva essere un omicidio politico, l'uccisione di un solo militare, diventò una strage. Gli uomini del re misero a ferro e a fuoco Parigi. Si aprì una vera e propria caccia all'ugonotto. I dati di quella notte, ricavabili dalle testimonianze di storici, letterati e semplici testimoni dell'epoca, sono agghiaccianti. Un Italiano che lavorava, quale spia, al soldo di Londra testimone della strage, che racconterà agli inglesi: "furono usate crudeltà gravissime contra donne e fanciulli, onde erano senza riguardo alcuno uccise, quantunque molte di loro erano gravide. Un orafo si vantò d'averne con le sue proprie mani scannate più di quattrocento d'ogni sesso e di qualità. Un prete nomato Potrì n'uccise più di cinquecento, come mi è stato affermato; e un altro ha detto a me averne morti nel suo quartiere 700 con le sue mani. Insomma ci fu una vera e propria strage politico religiosa". I cattolici decisero di risolvere con il sangue la ormai decennale tensione politica e sociale fra i due fronti. Sarebbe sbagliato considerare la notte di San Bartolomeo, il 24 agosto, un fenomeno isolato. Ormai da un secolo l'Europa intera era segnata da violenze e guerre che avevano come ragion d'essere l'odio religioso. Da tempo protestanti e cattolici si scontravano mietendo vittime innocenti. Una cosa è certa: quella notte donne e bambini, uomini inermi, furono uccisi nel sonno. Furono presi dalle proprie case e scannati con inumana violenza. Il mondo cattolico, trionfante dopo la battaglia di Lepanto del 1571 che aveva visto la vittoria di Francia Spagna e Venezia sui terribili Turchi, ha visto in quella notte il modo di liberarsi di un altro nemico tremendo, l'eresia. Per farlo si decise di bagnare di sangue Parigi e molte altre città francesi. In un'Europa che conosceva allora il Rinascimento. In una Francia che riscopriva l'arte e la cultura attraverso intellettuali quali Montaigne, teorico della tolleranza, quelle ore di sangue furono un brutale risveglio di violenza e di rabbia. Una rabbia che si placò solo 38 anni dopo. Solo quando i regnati europei nel 1598 a Nantes firmarono un accordo, un editto, che prometteva rispetto reciproco fra le fedi. L'Europa in quel tremendo XVI secolo fu culla di intolleranza, crudeltà, preconcetti, fu luogo di ignobili stragi, che per onore del vero furono anche compiute dai protestanti. Quei giorni di oscuro fanatismo ci siano di monito. Oggi l'Europa e il mondo intero, sono segnati da un altro periodo di violenza, il terrorismo minaccia le nostre strade, ricordare altri momenti bui forse ci offre la possibilità di trovare quel lume di ragione che porta alla pace, dagli errori e orrori del passato si può trovare l'insegnamento per sconfiggere la barbarie e la violenza di oggi, almeno si spera.
testo di Giovanni Falagario

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