domenica 3 settembre 2017

PRESI GLI STUPRATORI DI RIMINI

PRESI GLI STUPRATORI DI RIMINI
Sono stati acciuffati, finalmente, i quattro violenti che hanno stuprato una turista polacca e un trans sulle spiagge di Rimini la notte del 26 agosto 2017. E' stato un sollievo per l'Italia Intera. Finalmente gli efferati delinquenti sono stati consegnati alla giustizia. Dopo giorni di caccia all'uomo due di loro, entrambi minorenni, si sono consegnati alla polizia di Rimini confessando le loro colpe. Gli altri due, uno minorenne, e l'altro maggiorenne, quest'ultimo il più pericoloso e considerato il capo della banda, sono stati catturati dalla squadra mobile della polizia. Tutti e quattro i soggetti sono di origine africana. Vivono comunque da tempo in Italia, le loro famiglie sono integrate, i loro genitori svolgono l'attività di venditori ambulanti. Per questo motivo ancora maggiore è lo sdegno. Come è possibile che persone comunque inserite nel tessuto sociale, possano compiere gesti così orrendi. I ragazzi si "scusano" (è ovviamente un eufemismo questo termine) affermando che quel giorno erano soggetti a droghe ed alcool. Non si sono resi conto di essere in preda a un raptus di violenza. Ovviamente questa dichiarazione lascia il tempo che trova. Niente può giustificare un atto barbaro come una violenza carnale. La dignità della donna non può e non deve essere violata per alcun motivo al mondo. Chi commette violenza ai danni di un rappresentante del genere femminile merita il disprezzo di tutta la comunità civile e l'essere relegato in galera. Questi ragazzi minorenni, che hanno commesso l'atroce gesto, devono essere accompagnati in un percorso di rieducazione sociale riservato ai minori che li deve portare ad essere delle persone migliori. I valori di solidarietà, di rispetto verso l'altro, soprattutto se rappresentante del sesso femminile, deve essere cardine del loro processo di espiazione della colpa commessa. Chi tocca una donna, chi gli manca di rispetto, chi la umilia è l'essere più schifoso della terra, questo debbono imparare in galera questi ragazzi. Loro sono caduti in basso, e solo con la presa di coscienza, frutto di un cammino di redenzione lento e doloroso, possono rialzarsi.
Testo scritto da Giovanni Falagario


Nessun commento:

Posta un commento