LA NATURA E L'ISLANDESE
Giacomo Leopardi scrive nelle "Operette Morali", un'opera in prosa, un racconto in cui immagina un dialogo fra la natura e un islandese, un viaggiatore, che cerca di sfuggire ai suoi mali. Dopo una fuga che dura una vita la incontra in una landa africana. Disperato gli chiede "perché mi perseguiti", la natura, nei panni di una bella donna, gli risponde "non so chi tu sia" si trasforma in leone e lo sbrana. Un racconto terribile che ha come tesi che la natura non ha come fine l'amore o l'odio per le sue creature. La natura non ha coscienza, non è un essere pensante, è la combinazione di miliardi di esseri viventi che si incrociano su questa terra creando un instabile equilibrio che noi chiamiamo "esistenza". In questi giorni appare che l'equilibrio si sia rotto. Gli uragani che sconvolgono le Americhe si accaniscono con violenza sugli esseri umani. Sono in tanti che chiedono "perché mi perseguiti?!", non avendo risposta. Ma forse la risposta è nel sistema produttivo e di vita della stessa umanità. La cosiddetta globalizzazione ha alterato gli equilibri della biosfera, cioè la parte della terra in cui vi sono esseri viventi. L'enorme inquinamento della terra e del cielo e del mare ha alterato il clima, ha alterato i venti, le correnti che prima creavano una salutare alternanza fra periodi freddi e caldi sono state fermate dalle forze inquinanti. Tutto appare estremo. Gli uragani, che ci sono sempre stati nelle zone oceaniche, ora si susseguono con una frequenza incredibile e senza precedenti a memoria umana. Questi cambiamenti sono avvenuti in pochi decenni, un battito di ciglia per la natura i cui ritmi erano scanditi di ere geologiche e invece oggi si assiste in pochi mesi a cambiamenti che in passato avvenivano in milioni di anni. Cosa fare? Cercare la natura e chiedere conto a lei del dolore inferto agli uomini e alle donne colpite dall'uragano è impossibile. Non è la natura la colpevole,ma l'uomo. Cercare di cambiare il nostro modo di produrre? Provare ad inquinare di meno? Difficile obbiettivo, a cui Trump, il presidente americano non crede, infatti ha stracciato tutti gli accordi "green" del suo predecessore Barack Obama. Forse nulla potrà cambiare la rotta che sta portando il genere umano al disastro.
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