venerdì 24 novembre 2017

BASTA VIOLENZA CONTRO LE DONNE



NON UNA DI MENO
Il movimento "non una di meno" nasce in Argentina nel 2015. Un appello fatto da giornaliste e donne di cultura della nazione Sudamericana invitava a fermare la violenza maschile perpetuata ai danni delle donne. "Non una di meno" voleva dire che nessuna donna deve essere uccisa, non è ammissibile perdere una sola persona alla vita per la brama di dominio del genere maschile. In Argentina quest'appello ha prodotto un vero e proprio movimento di massa. Manifestazioni oceaniche si sono tenute a Buenos Aires e in altre città latinoamericane. Basta con gli stupri! Basta con le morti di donne che avevano semplicemente detto "no". Questo movimento è maturato. Ha assunto una veste internazionale. "Non una di meno" era il gruppo di donne che in Polonia, appena qualche mese fa, manifestava contro le leggi scioviniste e maschiliste del governo di destra che presiede i palazzi di Varsavia. "Non una di meno" è lo slogan che riecheggia nelle strade degli Stati Uniti contro il prevaricante maschilismo che caratterizza gli studios delle major cinematografiche. "Non una di meno" è sbarcata anche in Italia. Nel nostro paese la cronaca ci mostra quotidianamente come il "femminicidio" sia un reato diventato, purtroppo, comune. Troppe donne in Italia, subiscono stupri, ricordiamo i tragici fatti avvenuti quest'estate sulle spiagge di Rimini: una turista polacca è stata selvaggiamente stuprata dal "branco". Ma non è solo questa la violenza. Ogni giorno all'interno delle mura domestiche le donne vengono picchiate, torturate, violentate da coloro che dovrebbero essere i loro compagni di vita o i loro familiari. Bisogna porre un termine a tutto ciò. Bisogna reagire a questa cultura del male che ha come vittima il genere femminile. L'intera umanità può veramente costruire un mondo migliore solo se riuscirà a rendere il rispetto e la convivenza pacifica fra i generi un costume diffuso e prevalente in ogni ambito sociale, fino a sradicare ogni otto barbaro.Per questo motivo è doveroso partecipare alla manifestazione che si terrà a Roma domani 25 Novembre. Ricordiamo che chi vorrà partecipare si incontrerà alle 14 00 in Piazza della Repubblica per avviare un corteo che si dipanerà lungo le strade della capitale. Sarà composto prima di tutto da donne, che intendono rivendicare il loro sacrosanto diritto a una vita senza violenza, e da uomini che intendono dimostrare che si può dire "no" al maschilismo e alla violenza pur essendo maschi.
Testo di Giovanni Falagario

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