FRATELLI D'ITALIA
Da ieri, 15 novembre 2017, l'inno di Mameli è ufficialmente l'inno nazionale italiano. Fino ad oggi non c'era alcun documento ufficiale, alcuna norma, che designava il "canto degli italiani", il titolo vero dell'inno, come simbolo e canzone del paese. Finalmente Fratelli d'Italia è ufficialmente, e non solo solo ufficiosamente, l'inno del paese. Goffredo Mameli aveva poco più di vent'anni quando scrisse le parole della canto. La meglio gioventù dell'Ottocento si stava impegnando per far rinascere il paese, sottomesso dal domino straniero. La giovine italia, non a caso così si chiamava l'organizzazione patriottica fondata da Giuseppe Mazzini, stava prendendo coscienza della propria sete di libertà. L'Europa era soggiogata dalle grandi potenze del vecchio regime, gli stati che avevano sconfitto Napoleone e la sete di libertà nata dal fuoco rivoluzionario del 1789. Mameli e gli altri patrioti volevano costruire una comunità di uomini liberi e di stati indipendenti. La loro passione era forgiata dagli eventi tumultuosi del secolo. I grandi uomini, le loro grandi idee, fra cui Giuseppe Mazzini, riempivano i loro cuori del fuoco sacro della patria. L'inno era impregnato di questo furore. Le parole sembravano forgiate dal fuoco della battaglia per la libertà. Goffredo Mameli era un soldato, oltre che uno scrittore. Il suo impegno, baionetta in pugno, lo portò a difendere la Repubblica Romana che nel 1848 aveva scacciato il papa dalle mura dell'urbe care alla patria. E in quel luogo, Roma, evocativa di storia e di grandezza italica, che perde la vita. Quale eroe e patriota cade ferito nella strenua difesa di quella che è "caput mundi". Ferito a una gamba, dopo qualche giorno perde la vita a seguito di una grave infezione. Il suo inno è già famoso e amato da tutti coloro che anelano all'unità del suolo patrio. Da allora lo sarà ancor più visto il sacrificio estremo del suo compositore. La sua anima aleggia imperitura sul suolo italiano che sarà finalmente unificato nel 1861. L'Inno degli Italiani fu scritto da Mameli assieme a Michele Novaro, il primo compose i versi il secondo la musica. Molte critiche hanno considerato il canto non adatto alla grande tradizione musicale italiana. I critici hanno considerato i versi e la musica di questo inno poca cosa rispetto alla grandezza delle opere di altri autori italiani, come ad esempio Giuseppe Verdi. Rimane comunque l'immensa capacità evocativa dell'inno di Mameli. La voglia di libertà del giovane e innocente autore lo rende un testo caro a tutti coloro che amano l'Italia, la cultura e la storia patria.
Nessun commento:
Posta un commento