sabato 4 novembre 2017

NO ALLA LEGGE CHE VIETA LA PUBBLICAZIONE DELLE INTERCETTAZIONI

PALAZZO DI VETRO
Il luogo ove si fa politica dovrebbe essere come un palazzo di vetro. Dovrebbe essere trasparente, i cittadini dovrebbero sapere tutto delle decisioni che si prendono sui destini della nazione e della comunità in cui si vive. E' un principio fondamentale della democrazia moderna, il popolo è sovrano, come recitano tutte le costituzioni moderne, se sa cosa avviene nei palazzi in cui la classe dirigente rappresenta tutti i cittadini. Ogni decisione presa dal potere esecutivo, ogni norma introdotta da quello legislativo, ogni atto di carattere amministrativo deve essere controllato e giudicato dall'opinione pubblica. Questo principio vale anche per le inchieste giudiziarie. La pubblicità degli atti processuali è fondamentale. Dopo che è stato aperto il dibattimento è d'uopo che i giornali possano pubblicare gli atti che il magistrato non abbia ritenuto necessario tutelare con il segreto. La legge sulle intercettazioni che il governo Gentiloni intende approvare non ci pare che vada in questo indirizzo. La nuova norma vorrebbe che le intercettazioni telefoniche "non rilevanti dal punto di vista penale" fossero impubblicabili e distrutte. Ma corsi l'opinione pubblica non sarebbe informata di fatti che, pur non avendo rilevanza penale, conosciuti renderebbero meno oscuri i comportamenti degli eletti. Allora la nuova norma priverebbe i comuni cittadini del diritto di essere informati. Testo di Giovanni Falagario


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