domenica 12 novembre 2017

TRUMP E PUTIN IN VIETNAM

I DUE AMICI
L'incontro è avvenuto in Vietnam. Vladimir Putin e Donald Trump si sono stretti le mani. Nella nazione scenario di una delle guerre più traumatiche per gli Stati Uniti, Trump ha scelto di credere al presidente Russo e non ai giudici americani. Putin, ha detto il comandante in capo dell'America, non ha interferito nelle elezioni presidenziali statunitensi, me lo ha giurato. Insomma Trump non crede nella giustizia americana che ha incriminato diversi funzionari Usa sospetti di intelligence con Mosca. Poco importa sottolineare che se la storia di spie fosse vera a beneficiarne sarebbe stato Trump. Il presidente non sbaglia mai. Insomma Trump assoluve Putin e sostanzialmente si autoassolve. La "ladra" rimane Hillary Clinton. Poco importa sapere che le accuse contro di lei si sono rilevate infondate, mentre le "mail" che la incriminavano sembra certo provenissero dalle terre gelide della steppa. Trump continua a dire la sua verità, che non combacia con le prove che hanno in mano i magistrati. Non è la prima volta che Putin sta simpatico ai capi di governo miliardari. Il primo ad esserne affascinato fu Berlusconi che racconta le sue avventure nella Dacia di Putin commosso. Insomma Putin sembra il leader carismatico mondiale. La Francia di Marie Lepen, l'Italia di Berlusconi e salvini cadono ai suoi piedi e ora anche l'America di Trump.
Testo di Giovanni Falagario

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