domenica 19 novembre 2017

PRODI PONTIERE

IL RITORNO DI PRODI
Romano Prodi prova a ricucire lo strappo a sinistra. Il professore prova a mettere d'accordo Renzi e Bersani. Prova a costruire un'alleanza elettorale per le prossime elezioni che unisca tutte le anime della sinistra. Non sappiamo se ci riuscirà. Le divisioni nell'area progressista sono profonde. Costruire ponti fra le svariate anime della sinistra sembra una sfida immane. Il Movimento dei Progressisti (MDP) sembra incompatibile con il Partito Democratico (PD). Il partito di Pier Luigi Bersani sembra non avere nulla in comune con il partito di Matteo Renzi. Il professore non demorde. Ha in mente di rifondare la sinistra ripartendo da un'idea. Quell'Ulivo che lo portò due volte alla presidenza del consiglio e a sconfiggere Silvio Berlusconi, almeno elettoralmente, poi sappiamo che in parlamento Berlusconi convinse, grazie all'opera persuasiva di Lavitola, a far votare la sfiducia al governo Prodi ad alcuni senatori della maggioranza e tutto finì. Oggi Prodi prova a ricreare quell'atmosfera che lo fece vincere. Lavitola, Mangano, Previti, Rosi Mauro, Francesco Belsito, tutti valenti personaggi di destra che hanno reso possibile che l'alleanza Forza Italia - PDL con la lega arrivasse anche al 45% dei consensi non ci sono più. In questo momento la sinistra deve approfittarne per vincere. Difficile dire se l'ottimismo di Prodi è giustificato. In Forza Italia si respira ancora lo spirito del '94, c'è lo stesso entusiasmo che aveva Previti, la stessa voglia di dialogare con le persone giuste, come prova il successo in Sicilia. C'è ancora l'anima del 1994, e soprattutto c'è ancora Silvio Berlusconi il vero motivo per cui tre generazioni d'Italiani votano destra. Lui rimarrà nel tempo, la sua leadership è forte e immutabile. Rimane il fatto che le uniche due volte in cui è stato sconfitto a guida della coalizione avversaria c'era Romano Prodi. Cosa succederà se i due vecchi nemici si incontreranno di nuovo? Chi lo sa? Sarà il giorno in cui Berlusconi, il cavaliere, si prenderà una rivincita elettorale su Prodi, il professore? Silvio Berlusconi lo desidererebbe tanto, vorrebbe tanto smacchiarsi il vestito da quelle sconfitte che gli rodono tanto. Ha sempre detto, convinto che non avrebbe mai perso. Ce la farà senza i Previti e i Belsito che per decenni hanno lavorato per rendere luminosa la stella di Berlusconi, Bossi (prima), e ora Salvini? Staremo a vedere...
Testo di Giovanni Falagario

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