martedì 14 novembre 2017

COSA SUCCEDE A SINISTRA?

FASSINO IL FACITORE DI PONTI
Piero Fassino, ex sindaco di Torino ed ex segretario dei Democratici di Sinistra. sta tentando una difficile mediazione fra il Partito Democratico e Articolo Uno. Il suo obbiettivo è creare le basi per un'alleanza elettorale, un cartello di sinistra, alle prossime elezioni. Sta tentando di aprire un tavolo in cui si dovrebbero incontrare Renzi, Bersani, D'Alema, tutti fuoriusciti pd e tutti i partiti a sinistra di questi ultimi. Impresa titanica che non è riuscita a Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano. L'obbiettivo, disperato, è scongiurare il pericolo dell'irrilevanza delle sinistre nel prossimo parlamento. Una possibilità reale se si va a guardare l'esito, fallimentare per tutta la sinistra, delle ultime elezioni regionali in Sicilia. Le distanze fra Bersani e Renzi sono grandissime. L'ex segretario pd non condivide la politica dell'attuale leader del Partito Democratico e non fa nulla per celarlo. Bersani non vede la possibilità di far nascere un programma comune con colui che ha voluto il Job Act e la buona scuola. Difficile pensare a un futuro roseo per i partiti della sinistra, allo stato delle cose. La esplicita "scesa in campo" del presidente del senato, Pietro Grasso, e della presidente della camera, Laura Boldrini, ambedue apparsi intenzionati a spendersi nella campagna elettorale che verrà probabilmente a favore di "Articolo 1" non sembra indirizzata all'unità. le due cariche dello stato hanno marcato la distanza dalla politica del Partito Democratico di Renzi e si sono detti scettici sulla possibilità di una convergenza elettorale. Insomma l'azione di Fassino sembra disperata. Ci saranno due sinistre alle elezioni, probabilmente, che si contenderanno un elettorato sempre più deluso dalla politica di tutti i partiti di sinistra e pronto a mettere il proprio voto sul simbolo del M5S se non, addirittura, su quello di Forza Italia o Lega.
testo di Giovanni Falagario

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