mercoledì 29 novembre 2017

LEGGE SUL FINE VITA

DIGNITA'
La legge sul "fine vita" sarà approvata in questa legislatura? E' la domanda che si fanno coloro che vorrebbero decidere del proprio destino terreno nel caso malaugurato in cui dovessero trovarsi in una situazione di incoscienza e immobilità a causa di una malattia che irreversibilmente li dovesse condurre alla morte. Vivere degnamente la vita, vuol dire anche affrontare la morte senza dover far fronte a situazioni che rendano impossibile compiere scelte fondamentali alla vita, quale ad esempio nutrirsi. L'idea che colui che non è in grado di sostentarsi autonomamente, possa essere libero di optare per la rinuncia al cibo è uno dei punti fondamentali della legge. Chiariamo non si tratta di rinunciare ad essere imboccati, se non in grado di alzare il braccio, ma si tratta di rinunciare a nutrirsi quando questo non è più un gesto naturale, ma è un obbiettivo raggiungibile solo attraverso dolorosi e invasivi interventi chirurgici, quali l'innesto di "sondini" o altro. In questi casi la nutrizione può essere equiparata a una terapia medica, di conseguenza il paziente ha il diritto di scegliere, quando è ancora cosciente, di avvalersi o meno di questa tecnica in caso di malattia allo stato terminale. Sceglie o meno di che il proprio corpo sia oggetto di una cura che tiene in funzionamento le funzioni vitali, anche in caso di incoscienza è uno dei diritti più importanti che ha l'essere umano. Essere libero di decidere della propria vita fino all'ultimo alito è uno dei diritti fondamentali che sono dell'essere umano. Questa legge che regolamenta e protegge questo diritto deve essere approvata. Anzi è da fin troppo tempo che si attende che venga approvata. Sappiamo che la destra è contraria alla vita umana come strumento di esplicitazione dell'essere. Matteo Salvini ha detto, in tono sprezzante "Non mi occupo dei morti" a indicare che questa legge è assolutamente estranea alla sensibilità di Forza Italia e Lega. Ricordiamo la scelta del governo Berlusconi di alcuni anni fa, a nome di lega e Forza Italia, di operare per fare in modo che Ilaria Iglaro e Piergiorgio Welby non potessero scegliere di interrompere la loro vita, avvenne nel 2006. le parole di Salvini di oggi sono in continuità con "lo spirito del '94", con il pensiero della destra che è da sempre indifferente verso le altrui sofferenze fisiche. La priorità dei tanti elettori di Lega e Forza Italia non è dare una morte dignitosa a chi soffre, ma dare una possibilità di emancipazione alle vittime dei giudici. Il pensiero va a Berlusconi, vittima di una persecuzione giudiziaria, di una legge ingiusta che esclude dal parlamento chi non paga le tasse. Questi sono i vivi di cui chi vota lega e Forza Italia ha cuore. Salvini ha tutto il diritto di rivendicare gli obbiettivi della lega, sappiamo che si batterà per aiutare tutti gli evasori fiscali come Berlusconi. Però vorremmo tanto che desse la possibilità a chi vuole di scegliere del proprio destino terreno. Vorremmo tanto che il governo di sinistra riesca ad approvare questa norma di dignità, prima che la prossima legislatura, a guida forza leghista, pensi a condoni fiscali, depenalizzazioni di reati e quant'altro.
testo di Giovanni Falagario

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