INCONSCIO
Si identifica l'inconscio con il lato più oscuro della nostra personalità. All'inconscio si attribuiscono le più insane passioni, i più sfrenati desideri, la volontà di compiere orribili gesti. Spesso riconosciamo l'inconscio come il perfido mister Hyde che tortura la ragione e il raziocinio dottor Jekyll. Ma è veramente così? L'inconscio, secondo Sigmund Freud, non è poi un mostro tremendo. L'inconscio non è l'oscuro ma è il chiaro. Attraverso i sogni ci invita a dare un senso a una serie di stimoli intellettuali complessi. Il sogno è come un rebus che invita la mente a riordinare una serie di pensieri. E' come se il nostro subconscio ci desse una traccia da seguire per ricostruire in maniera adeguata il nostro pensiero. Il subconscio e i messaggi che ci invia sono un modo per mettere a freno l'ego, il razionale, che spesse volte si ubriaca di maniacale sete di potenza. L'ego vuole controllare tutta la vita. Quella esterna volendo definire i rapporti con gli altri e con le cose. Quella interna soffocando ogni aspetto subconscenziale e ordinando il pensiero in maniera fredda e razionale. Questa visione potrebbe diventare maniacale. La sete di ordinare razionalmente la vita potrebbe produrre scompensi nei rapporti interelazionali, potrebbe portare ad un approccio distorto ai sentimenti. Qui interviene l'inconscio, l'es come lo chiama Freud, la forza vitale che caratterizza ogni persona, l'energia che spinge verso passioni ed emozioni. Questo flusso di desiderio e di frenesia affettiva porta l'ego a sentirsi meno sicuro. A non sentirsi "padrone in casa sua", come dice lo psicologo Massimo Recalcati, cioè a sentirsi meno sicuro di se stesso, delle proprie idee e delle proprie azioni. Questa insicurezza, se ben miscelata con le altre sensazioni umane, può essere la carta vincente per affrontare la vita senza sete prevaricante, senza quella voglia di sopraffare che è la caratteristica dell'ego razionale e dominante. E' l'inconscio, la capacità di sentire i rumori del cuore, la sensibilità verso l'animo e l'anima dell'altra e dell'altro che rende la donna eccezionale. E' il genere femminile il più capace di sottomettere la ragione alla causa dell'inconscio alla causa del sentimento, facendo prevalere non l'aspetto violento ma il legame sentimentale che caratterizza il lato oscuro della mente.