MISERIA E MISERICORDIA
La casa editrice "San Paolo" pubblica la lettera apostolica "Misericordia e Miseria". E' una raccolta di riflessioni di papa Francesco a conclusione dell'Anno Santo della Misericordia. il pontefice prende spunto da un commento di Sant'Agostino sul passo evangelico in cui Gesù salva dalla lapidazione un'adultera. La miseria, come spiega il padre della Chiesa, è l'adultera, la misericordia è Gesù, che monda dal peccato. Partendo da questa assunto di Sant'Agostino, il papa invita tutti i fedeli a sentirsi amati da Dio. Il divino non esclude nessuno, ama chiunque, perfino chi cade nel peccato. E' il messaggio di salvezza che traspare da tutti i vangeli che sono "lieta novella", una notizia di salvezza per tutti, per nessuno escluso. Gesù si trova davanti a una folla decisa a lapidare una donna che aveva tradito il marito. Gesù non parla si limita a fare dei segni sulla terra arida con un bastone. Il vangelo non ci dice cosa disegna. Secondo alcuni teologici in quei segni sono rappresentati o scritti tutti i peccati compiuti da coloro che si accingono a lanciare le pietre. Non è importante sapere cosa Gesù ha scritto, importante è il silenzio che è riflessione sul valore della vita, sul bene prezioso dell'esistenza che non può essere sacrificabile neanche in nome della legge. E' un grido contro ogni forma di punizione sociale e statuale che prevede la morte per il reo. L'adultera ha il diritto ad avere una seconda possibilità. Ha il diritto ad intraprendere una strada che la porta al Padre. Ha diritto a convertirsi e a credere nel Vangelo che salva. Nessuno può togliere la vita se non Dio stesso. E' questo l'insegnamento che Francesco coglie dall'episodio biblico. L'anno giubilare della misericordia deve essere visto come l'esplicitazione dell'amore di Dio per l'uomo. Il Prossimo ha il dovere di seguire le orme di Gesù, amando e perdonando il proprio fratello. Il papa è perentorio in questo. L'unico modo per costruire una società migliore è fondarla sull'amore. Fondare il nostro vivere quotidiano sull'atteggiamento di ascolto e comprensione verso l'altro. I Cattolici, e i cristiani tutti, dice il papa, debbono farsi discepoli di Gesù portando avanti il messaggio d'amore e di perdono che il Nazareno ha lasciato con la sua testimonianza di vita. Ascoltare l'altro, rispettare il dolore, rispettare la propria anima, avere cura della sua dignità umana è un modo per essere pienamente cristiani. Il perdono, la misericordia, è un modo per prendere per mano l'altro e camminare insieme verso i pascoli erbosi che Dio ci mette a disposizione. Insomma il testo "Misericordia et Miseria" è uno strumento efficace per insegnarci che l'altro, anche colui che può sembrare "l'ultimo fra gli ultimi", anche il più infimo fra gli infimi, può essere strumento di redenzione, anche l'adultera, anche il disabile, anche colui che è meno attrezzato alla vita può portare beneficio alla comunità, basta saper ascoltare, basta saper cogliere l'afflato divino che è presente in ogni esistenza umana è che la fa diventare degna di essere vissuta.
testo di Giovanni Falagario
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