ATTACCO A REPUBBLICA
Ieri, 06/12/2017, Forza Nuova ha manifestato sotto la sede romana del quotidiano "La Repubblica". La formazione politica di destra ha provato ha fare irruzione nella sede del giornale. Non riuscendoci ha lanciato petardi e minacciato i giornalisti. In un comunicato la forza neofascista ha dichiarato: Ci siamo presentati perché rappresentiamo ogni italiano tradito da chi con la penna favorisce Ius Soli. Il riferimento è alla proposta di legge che è in calendario per essere discussa al senato. La norma, se approvata, darebbe la cittadinanza italiana a persone nate in italia da stranieri che risiedono regolarmente nel nostro paese. Una norma avversata da tutto l'arco politico di destra, da Casa Pound a Forza Nuova, dalla Lega a Forza Italia. Chi è di destra è accomunato dallo stesso sentire. Non a caso il leader della Lega, Matteo Salvini, pur deprecando gli atti violenti di Casa Pound, ha sottolineato le ragioni buone dei suoi compagni di viaggio che hanno provato a tacitare un giornale che il leader leghista ha chiamato "fazioso". Un comune sentire a destra. Intanto lo scontro ideale si fa concreto. Da una parte i quotidiani come la Repubblica che si schierano a favore del pluralismo e dell'integrazione, dall'altra la destra, capeggiata da Casa Pound e Forza Nuova, ma appoggiata anche dalle forze politiche moderate presenti in parlamento, che si schierano a difesa del sangue italiano, o Padano, nel caso leghista. L'Idea che non è vero che ogni uomo sia uguale, che non è vero che tutti abbiano diritti ad avere diritti. Quello di ieri è stato un modo per negare il diritto alla parola che Forza Nuova considera un modo per difendere "le menzogne dei pennivendoli del regime", come ha dichiarato in un comunicato ieri. Insomma da una parte c'è l'ideale del sangue, dell'appartenenza che esclude l'altro, del negare il diritto di parola a chi la pensa diversamente, dall'altra c'è chi, come il quotidiano La repubblica, crede nei valori fondanti della nostra Costituzione che sono pluralismo, democrazia e uguaglianza, parole antiche, che riecheggiano "libertà eguaglianza e fraternità" della rivoluzione francese, ma considerati attuali per almeno una parte del nostro paese.
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