domenica 10 dicembre 2017

CONTRO IL FASCISMO RAZZISTA



REAGIAMO!
Ieri a Como sono scesi in piazza coloro che non credono nella razza come elemento connotante della natura umana. Migliaia di donne, uomini, ragazze e ragazzi hanno manifestato rivendicando i valori di eguaglianza e libertà incisi nella carta costituzionale. Hanno manifestato contro la destra che considera il sangue, l'appartenenza etnica fondamento della vita sociale. Hanno reagito all'iniziativa di qualche giorno fa da parte del "fronte skineds veneto" che ha letto un documento che esaltava l'italianità e condannava coloro che infettano il sangue italiano agevolando l'afflusso degli immigrati. Gli esponenti del gruppo di destra si sono introdotti negli edifici dell'associazione "Como senza frontiere", che si occupa di accoglienza e di aiuto degli immigrati, e hanno letto il documento che denuncia l'operato dell'associazione come un'attentato al sangue italiano. Ricordiamo l'importanza che ha il sangue per tutta la destra europea. Hitler considerava ebrei tutti coloro che avessero un avo ebraico. La destra in questi giorni ha rivendicato il diritto alla parola. Il diritto ad esprimere le proprie idee, il diritto a parlare del "Main Kanf" il libro che il fondamento ideale dei tanti che si professano di destra. Questo loro diritto va tutelato, in nome dell'articolo 21 della Costituzione che dà libertà di opinione e di parola. Ma è doveroso da parte di chi crede nei valori democratici, di libertà e di giustizia confutare le tesi della destra, esprimendo idee contro le idee, pacificamente, esattamente come hanno fatto ieri in migliaia a Brescia. Bisogna che si ricordi che la teoria della razza, osannata dalla destra, in passato ha portato decine di milioni di morti. Che l'odio etnico produce carneficina. In nome della razza i nazisti hanno sterminato milioni di zingari, ebrei, slavi, disabili e omosessuali. In nome della razza appena vent'anni fa in Jugoslavia c'è stata una pulizia etnica che ha visto serbi uccidere bosniaci. Si tutti hanno diritto di parlare. Ma noi abbiamo il dovere di dire che la cultura xenofoba, razzista, primatista (cioè l'idea che una razza, la bianca, sia superiore alle altre) produce solo morte e sofferenza. Abbiamo il dovere di dire che non è umano considerarsi superiori agli altri in forza di elementi etnici. Non esiste una "razza superiore", come non esiste "una razza inferiore", nessuno ha diritti più degli altri in forza del sangue. Esprimere questi concetti vuol dire essere antifascisti. Essere antifascisti non vuol dire essere contro qualcuno, vuol dire essere per la libertà di pensiero, per l'accoglienza, per la solidarietà per lottare in nome di una comune umanità. I gruppi di destra potranno pur rivendicare il loro diritto alla parola, il loro diritto a promuovere la xenofobia, rimane il fatto che questi rimangono disvalori, per il semplice fatto che tendono ad escludere e non ad includere, si fondano sull'idea che il bene di una parte debba fondarsi sulla disperazione della stragrande maggioranza dell'umanità. E' giunto il momento di gridare con forza che si sbagliano. Che ogni essere umano è un bene prezioso a prescindere dal suo colore della pelle, dal suo credo religioso, dalla sua nazionalità. Per questo stiamo con i ragazzi di Brescia che ieri hanno detto "NO" al razzismo e alla violenza. Oggi è sempre Resistenza! Oggi e sempre libertà e uguaglianza!
testo di Giovanni Falagario

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