domenica 31 dicembre 2017

DONALD TRUMP



L'ANNO CHE VERRA'
E' stato un anno difficile e pieno di contraddizioni quello che si è appena chiuso. Non è una novità. Ogni 31 dicembre ci domandiamo come è stato l'anno che ci lasciamo dietro. Ogni volta ci rispondiamo mettendo in luce ciò che sono stati gli aspetti negativi e quelli positivi. Sicuramente l'anno è stato segnato dal presidente americano Donald Trump. E' entrato nel pieno delle sue funzioni esattamente il 1 gennaio dell'anno che si sta chiudendo. Ha lasciato il segno. Ha prodotto intorno a sé un ampio dibattito. Molti sono stati i suoi detrattori e molti i suoi estimatori. L'America cresce economicamente, chi denigra il suo operato imputa il dato alle politiche del suo predecessore e a una fortunata congiuntura economica. Chi invece attribuisce pieno merito al presidente Trump sottolinea come la sua politica volta a defiscalizzare gli investimenti in borsa abbia aiutato a rilanciare l'economia. Difficile dire se veramente gli aiuti fiscali alle grandi società e ai ricchi abbiano realmente aiutato a crescere il prodotto interno lordo, l'economia reale americana. Difficile stabilire se l'attuale crescita sia frutto degli aiuti alla grande industria americana voluta da Obama, ricordiamo l'operazione nei confronti dell'industria automobilistica Crisler che ha permesso la fusione con l'Italiana Fiat, oppure sia frutto dei tagli alla fiscalità voluti da Trump. Urge notare solo che i diretti beneficiari di questa politica sono stati gli speculatori di borsa, coloro che secondo Trump erano i complici di Hillary Clinton, apostrofata da Donald Trump "ladra". Trump ha monopolizzato la politica mondiale. Uno dei suoi primi atti da presidente fu quello di ordinare lo sgancio della più potente bomba non atomica che sia mai esistita in Afganistan, a gennaio di quest'anno con effetti sulla popolazione civili ancora incalcolati, si parla comunque di migliaia di morti. Ha scelto di rompere l'accordo con l'Iran che sospendeva l'embargo durato decenni. Una scelta contraddittoria visto che l'Iran, sciita, sta compiendo una guerra, al fianco della Russia e della Siria, contro lo Stato Islamico che a parole è considerato il nemico numero uno da abbattere. E che dire del rapporto contraddittorio di Trump con la Russia? E' vero che Putin ha favorito l'elezione di Trump? E' vero che Trump sapeva delle notizie false messe in rete dal servizio segreto russo per mettere in difficoltà la rivale nella corsa presidenziale? Difficile dare una risposta. Ci auguriamo che quest'anno ci sia una soluzione a questi quesiti si scopra al fine se Donald Trump sia veramente colpevole delle accuse a lui mosse o sia estraneo al Russiangate. Ne va dell'onore dell'America ma anche dei destini dell'intero pianeta che rischia di rimanere condizionato dal paese più ricco e potente del mondo. L'anno che verrà sarà simile a quello attuale. Un anno di tensioni provocate da Trump e dalle sue scelte, non ultima quella di spostare l'ambasciata Usa a Gerusalemme creando nuova tensione in Medioriente. Trump saprà risolvere la questione Nord Coreana e saprà disarmare il dittatore asiatico della bomba atomica? Il nuovo anno appare pieno di incognite, molte nuvole scure appaiono all'orizzonte per Trump e il presidente americano non appare all'altezza del compito assunto.
Testo di Giovanni Falagario

Nessun commento:

Posta un commento