SIRIA DOLENTE
La Siria è in un momento terribile della sua storia. Sono anni che la popolazione vive sotto le bombe. Prima quelle lanciate dal dittatore Hassad. Poi quelle lanciate dal perfido stato islamico e infine dalle potenze Russa, iraniana e turca. A nulla sono serviti gli appelli del Papa. A questa folla di assassini si sono aggiunti i militari di Francia, Inghilterra ed Usa, che hanno anch'essi sganciato le loro micidiali armi. E' dal 2012, da quando la popolazione civile ha chiesto libertà e giustizia e la deposizione del deposta di Damasco, che invece hanno sono ricevuto morte e dolore. Una popolazione dolente. Una popolazione che non può far altro che fuggire da città come Homs, Najem e tante altre. Prima cittadine serene e pacifiche oggi un mucchio di macerie, distrutte dai bombardieri di Putin. E' ora di chiedere pace. E' ora di chiedere che i potenti la smettano di giocare, cinicamente, con le vite dei più deboli. Bisogna che la guerra finisca. Bisogna che i criminali di guerra, che si chiamino Putin Trump, che risiedano a Mosca come a Ancara, siano stigmatizzati. La pace deve prevalere sulle armi. La solidarietà verso i bambini, le donne e gli uomini che soffrono deve essere forte, deve suscitare quel moto d'amore che riavvii il desiderio di Pace. Basta con i politici che ammiccano a Putin, Macron, Trump e quanti altri, basta con le ipocrisie dei distinguo fra potenze belliche. La pace, il disarmo dell'intera area, è l'unica soluzione. Israele, Damasco, l'Iran, gli Usa, la Russia, la Francia, l'Inghilterra, e tutte le altre potenze politico militare, non possono, non devono, utilizzare i loro tremendi strumenti di morte contro la popolazione inerme. La Siria dolente deve tornare a sperare, la pace deve prevalere.
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