mercoledì 18 aprile 2018

SARA' LA CASELLATI A GUIDARE IL GOVERNO?


Racconto a mano libera
Pubblicato da Giovanni Falagario1 min


UNA DONNA!
Forse Maria Elisabetta Alberti Casellati sarà la prima donna a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio. L'Avvocato che attualmente è il Presidente del Senato riceverà oggi il preincarico di formare un governo da parte del presidente Sergio Mattarella. La Casellati è la prima donna a ricoprire la seconda carica dello stato e si avvia ad essere la prima rappresentante del gentil sesso a guidare un governo italiano. Questo è un traguardo raggiunto dopo anni di duro lavoro. L'avvocato è stato un fido consulente di Silvio Berlusconi, fin dal 1994 quando nacque Forza Italia. E' a lei, nelle vesti di viceguardasigilli, che si devono le cosiddette leggi ad personam, le leggi che proteggevano Silvio Berlusconi dalla magistratura. Per questo motivo la sua elezione è stata vista come uno spazzare via i funesti anni di governo della sinistra, un ritorno allo "spirito del '94". Un governo da lei guidato potrebbe trovare la stessa convergenza parlamentare che l'ha portata sullo scranno più alto di Palazzo Madama. Il Movimento Cinque Stella, la Lega e Forza Italia potrebbero trovare il lei il catalizzatore su cui fondare una maggioranza che guidi il paese. Una donna premier sarebbe una novità assoluta. Un beneficio per l'intera collettività che ha bisogno delle capacità femminili per uscire dal pantano. L'unica cosa che ci auguriamo e che il presidente Casellati non subisca la stessa sorte del Presidente Laura Boldrini, oggetto di indicibili insulti sessisti. l'Italia non merita una politica che fa dell'oltraggio a sfondo sessuale il principale strumento dialettico. Non merita che si insulti una donna con gadget erotici solo perché antagonista politica. L'Italia non merita di avere un Salvini che mostra in un comizio una bambola per "giochetti di autoerotismo" e grida "questa è la Boldrini". E' ora di dare segni di maturità politica. Chiunque critichi la Casellati lo deve fare su solide e motivate argomentazioni politiche, non in base a battute sessiste. Questo deve essere un principio basilare. Chi è di sinistra, quindi contrario allo schieramento della Casellati, non deve usare il turpiloquio. Non solo per distinguersi dai leghisti e dai forzisti, che invece lo considerano linguaggio proprio, ma per poter avviare una nuova fase politica. Usare le parolacce, come fanno Salvini e Berlusconi, magari aiuterà a vincere le elezioni, ma non aiuta a costruire una società fondata sul rispetto reciproco. Non possiamo che augurare alla dottoressa Casellati i più grandi successi. Speriamo che la sua esperienza politica susciti quel senso di rispetto e di tutela della dignità che ogni donna merita.
Testo di Giovanni Falagario

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