sabato 7 ottobre 2017

ASSEGNATO IL PREMIO NOBEL LETTERATURA

NOBEL D'ORIENTE
Lo scrittore Kazuo Ishiguro ha vinto quest'anno il premio Nobel della letteratura. L'Accademia di Svezia l'ha designato. L'autore naturalizzato inglese succede "al trono" di miglior letterato del mondo a Bob Dylan, il primo cantante di musica pop a ricevere l'ambito premio. Ishiguro è nato a Nagasaki nel 1963. E chissà se questo dato non abbia influenzato la giuria del nobel, visto che ha designato "premio Nobel per la pace" l'organizzazione che si occupa della lotta per la messa al bando totale degli ordigni nucleari (ICAM). Comunque il romanziere vive da tempo in Inghilterra, paese che ha raggiunto con i genitori in tenerissima età. I suoi romanzi sono famosissimi e popolarissimi, sono stati spesse volte adattati a sceneggiatura per film di successo. Forse il suo libro più famoso è "Quel che resta del giorno" che fu adattato per il grande schermo dal regista James Ivory w magistralmente recitato da due mostri sacri di Hollywood Anthony Hopkins e Emma Thompson. Esordisce come romanziere nel 1982 con "Un pallido orizzone di colline". Questo è il suo unico testo in cui si racconta del Giappone e della sua magica e contraddittoria società, sempre in bilico fra modernità e tradizioni millenarie. Gli altri scritti, come "Quel che resta del giorno", sono "occidentali", nel senso che trattano di argomenti propri della cultura europea. L'autore ha precisato di sentirsi sia londinese, abita da sempre a Londra, sia europeo (si è dichiarato contro la brexit), ma di sentirsi profondamente giapponese, quindi si sente profondamente orgoglioso di essere il primo uomo del Sol Levante a essere insignito del Nobel, anche se ritiene, modestamente, di essere altri scrittori giapponesi a meritare un simile onore. Kazuo Ishiguro spazia dal romanzo storico, dal racconto della società inglese del XIX e inizio XX secolo, alla fantascienza e alla denuncia sociale. I suoi riferimenti storico letterari sono di una finezza e di una cultura unica. Nei suoi libri si possono cogliere citazioni e tributi a tutti i grandi della letteratura anglosassone ed Europea. Si possono cogliere le fini citazioni dikensiane,o fini riferimenti a Virginia Woolf o a Balzac. Insomma l'autore ha saputo adoperare la letteratura per creare degli scritti unici e originali. Ha perfino fatto riferimento a John R. R. Tokien, l'autore della saga de "il signore degli anelli", scrivendo a sua volta un libro fantasy "Il gigante sepolto", in cui ha saputo magistralmente abbinare la storia reale dell'Inghilterra medievale con le leggende di draghi e fattucchiere. Infine come non citare l'eccentrico libro di fantascienza "Non lasciarmi", la straziante storia d'amore di due cloni generati dalla scienza solo per produrre organi per i trapianti e invece diventati persone con una coscienza e una sensibilità eccezionale. Insomma Kazuo è un aedo del nostro tempo. Una persona capace di incantare con le sue storie fantastiche, capace di far pensare con la presentazione di personaggi che diventano vivi e presenti per la sua capacità introspettiva e allo stesso tempo è scrittore capace di evocare epoche storiche lontane e vicine a noi facendoci edotti del contesto socio culturale in cui ambienta i suoi romanzi. Un vero romanziere a tutto tondo, che non tralascia di inserire scene d'azione e con ritmo incalzante nelle sue opere, scelta che rende i romanzi del premio nobel ideale sceneggiatura per film di ogni genere, da quello romantico a quello d'azione. Insomma il Nobel è andato a uno scrittore che riesce a conciliare la "bella scrittura" con la soddisfazione di una vasta platea di lettori e anche di cinefili.
testo di Giovanni Falagario

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