DOPO LA CATALOGNA, LA PADANIA
Gli esponenti di Forza Italia e Lega sono al lavoro. La campagna elettorale è giunta al rasch finale. Il 22 ottobre 2017, la data che sancirà l'attribuzione di più poteri al consiglio regionale della Lombardia e del Veneto si sta avvicinando, Non si voterà per l'indipendenza della Padania, chiariamo, si voterà per dare uno strumento fondamentale a Lega e a Forza Italia per raggiungere quel traguardo. Sarà un referendum regionale per dare il mandato al consiglio di quelle due regioni di trattare con lo stato romano per avere maggiori sfere si azione. La costituzione italiana permette alle istituzioni regionali di ampliare la propria autonomia amministrativa, attraverso un procedimento che prevede la consultazione popolare. In base a questo principio, esposto nell'articolo 116 della Costituzione, la regione Lombardia e quella del Veneto chiederanno di ampliare la propria autonomia finanziaria, per favorire lo sviluppo del processo di indipendenza. All'apparenza niente di contrario all'ordinamento giuridico italiano. Appare chiaro però che autonomia regionale è sinonimo di minore controllo da parte degli enti pubblici statali. E' di solo qualche mese fa la polemica sulla struttura di paratie che dovrebbe difendere Venezia dalla marea. Forza Italia e Lega hanno distratto quei fondi dalla difesa della laguna per costruire il "progetto padano", molti soldi sono andati agli esponenti di quel partito invece che alla salvezza della laguna. Purtroppo la magistratura ha messo il naso dove non doveva metterlo. Molti dirigenti di destra sono stati indagati, fra cui Galan simbolo del potere Berlusconiano nel Nord Est. Votare "si" al referendum per la maggiore autonomia del Veneto e della Lombardia, vuol dire stare vicini a persone come Galan, come il consigliere regionale della Lombardia, Mantovani, anche lui nelle mire della magistratura perché sottraeva soldi pubblici italiani per la causa Forza Leghista. Ecco perché il 22 maggio è importante votare "si", primo per esprimere solidarietà ai tanti di destra, fra cui è giusto ricordare Bossi, ancora sotto il giogo delle leggi e poi per porre un primo tassello per la costruzione della Padania. Dopo la Catalogna arriva il nuovo stato pensato da Bossi e da Miglio che potrebbe essere presto realtà.
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