mercoledì 11 ottobre 2017

FRA GUERRA E PACE



SHIMON PERES UOMO DEL DIALOGO
La storia del Medio Oriente è la storia della guerra, guerreggiata e no, fra Israele e Palestina. Le sorti del mondo intero, durante buona parte del XX secolo e XXI sono legate a quel fazzoletto di terra che si estende dal monte Sinai al fiume Giordano. Peres è stato indubbio protagonista di questa storia tragica che non trova una conclusione. Immigrato con la sua famiglia in Palestina nel 1934, era nato a Visneva, città polacca, nel 1923. Affianca Ben Gurion, il fondatore dello stato di Israele, quale consigliere e collaboratore fin da giovanissimo. Unico politico israeliano di rilievo internazionale che non ha avuto una carriera militare alle spalle. Infatti è sempre stato un attento e acuto diplomatico, non è mai stato un ufficiale dell'esercito, a differenza di altri politici di TelAviv. Ebbe un ruolo fondamentale nelle trattativa fra Israele e l'Egitto dopo la guerra dei sei giorni per il controllo del canale di Suez.Siamo nel 1967. Infatti la sua scelta di restituire all'Egitto sconfitto tutti i territori occupati dall'esercito israeliano fu molto criticata, ma Peres preferì ascoltare i "miti consigli" dell'alleato Usa e non le grida dei falchi del suo paese. Membro del partito laburista israeliano svolse più volte la carica di ministro degli esteri. Ufficialmente lo stato d'Israele non possiede la bomba atomica. Secondo gli esperti mediorientali, però, fu lui, in qualità di titolare del dicastero degli esteri, che convinse la Francia a fornire la tecnologia necessaria allo stato di Sion per produrre l'ordigno nucleare, che ancor oggi, a quanto pare, "arricchisce" l'arsenale bellico d'Israele. Negli anni Ottanta da capo di governo di una coalizione di sinistra rompe il muro del silenzio con il "grande nemico", il palestinese Arafat. L'Organizzazione per la liberazione della Palestina aveva la sua sede a Tunisi, dopo che i suoi dirigenti erano stati scacciati dai territori palestinesi proprio dall'esercito israeliano, che gli dava la caccia come fossero terroristi da eliminare. Peres contattò personalmente Arafat e gli propose un confronto aperto che si concluse con gli accordi di Oslo. Questi accordi comportavano il reciproco riconoscimento. Israele si impegnava a rispettare l'esercizio della sovranità nei territori palestinesi, allora come oggi occupati, da parte dell'autorità dell'Olp, e dall'altro lato l'Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) riconosceva il diritto di esistere dello stato Israeliano. Questo accordo portò Arafat e Peres a vincere il premio nobel per la pace. Peres è stato presidente della repubblica israeliana dal 2007 al 2014. Amato profondamente dalla gente, visto come un padre della patria lascia la sua nazione, dopo un intenso servizio rivolto al bene collettivo il 28/ 09/2016
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