lunedì 16 ottobre 2017

CAMION BOMBA A MOGADISCIO



SANGUE A MOGADISCIO
Sabato, 14/10/2017, c'è stato un terribile attentato in Somalia. Un camion carico di esplosivo è stato fatto saltare nei pressi dell'Hotel Safari, distruggendolo, e dell'ambasciata del Qatar. Il bilancio è agghiacciante. Ci sono stati almeno 240 morti, il bilancio purtroppo non è ancora definitivo. Si pensa che l'autore della strage sia l'organizzazione Al Shabaab, la costola somala di Alqeda. La situazione è gravissima, i feriti sono stati portati negli ospedali della capitale in stato di salute gravissima. L'Hotel è stato distrutto. Insomma il terrorismo si manifesta nel volto più feroce, colpendo ogni angolo della terra. L'Africa è diventato lo scenario di tremendi attentati e di operazioni del terrore senza precedenti. Mentre l'amministrazione americana si focalizza nel combattere l'Iran in realtà il vero pericolo proviene dai Sunniti, che da sempre si contrappongono all'Iran sciita. Infatti sia Al-qeda che lo Stato Islamico sono sunniti. Chiariamo non tutti i sunniti sono terroristi. Anzi chi utilizza l'Islam per commettere attentati sono una minoranza. Rimane il fatto che Trump si ostina a considerare lo Sciita Iran il nemico, mentre dovrebbe focalizzare la sua battaglia contro coloro che mietono terrore in tutto il mondo, cioè le organizzazioni terroristiche. Il problema è che sia Israele che l'america di Trump hanno tutto l'interesse a destabilizzare l'intero quadrante islamico, non facendosi scrupoli di scegliere come nemico colui che potrebbe, in questo momento, essere prezioso alleato non solo militare, ma anche ideale, contro un terrorismo che è non solo antioccidentale ma anche antisciita. La follia delle logiche politiche rende schizofrenica la politica americana che a parole vuole sconfiggere il terrore e nei fatti combatte contro stati e movimenti, quali l'Iran e Qatar che sono in prima linea nel combattere lo stato islamico. Insomma la politica di Trump sembra destinata a moltiplicare la violenza, non a fermarla. E intanto siamo costretti a piangere altri morti innocenti, questa volta deceduti in Somalia, con l'atroce certezza che non saranno gli ultimi.
testo di Giovanni Falagario

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