LA VELINA E LO IUS SOLI
Non parliamo di giornali. Per "Velina" intendiamo una delle due ballerine che fanno dei balletti all'interno del programma di intrattenimento satirico "striscia la notizia", Come sapete Antonio Ricci chiama queste showgirl, di solito giovanissime, come il pezzo giornalistico denominato "velina". Si chiama Mikaela Neaze Silva è nata 23 anni fa a Mosca. Vive dall'età di sei anni a Genova, con la madre, una scienziata afgana, e il padre un diplomatico Angolano. Lei ha sempre vissuto in Italia, quando è andata all'estero si è sempre sentita "una delle tante turiste italiane". Eppure lei risulta una cittadina angolana come il padre. I suoi genitori, studenti, si sono conosciuti all'università di Mosca, per questo motivo è stata concepita sotto le mura del Cremlino. La sua vita è in Italia da sempre. Ha compiuto tutto il percorso scolastico, dalla scuola elementare al diploma (essendo giovanissima non è ancora laureata), nel capoluogo ligure. Conosce quattro lingue ammette, ma non è certo perché si sente angolana, solo perché il suo lavoro da modella l'ha spinta ad approfondire lo studio delle lingue straniere. Per lei la lingua madre è l'Italiano, anche se colei che l'ha allattata in fasce è afghana. Certo che fa ridere l'episodio. Mentre Berlusconi e Salvini e i loro scagnozzi dicono che lo ius soli non serve a dare la cittadinanza a persone meritevoli di averla ma a solo criminali e depravati si scopre che una dipendente fininvest chiede a gran voce il diritto ad essere italiana. Ovviamente la velina è imbarazzata. sa che deve il suo lavoro agli elettori di estrema destra che in questi decenni votando Lega e Forza Italia hanno permesso che si adottassero leggi quali "la gasparri" che hanno permesso alle tv di Berlusconi di sopravvivere e di pagare lauti stipendi anche a lei. Ammette di evitare di commentare sui social network gli insulti che arrivano dagli "amici del cavaliere", cioè da persone che tradizionalmente votano destra. Preferisce semplicemente ignorarli. Non si sputa sui voti che ti danno da mangiare. Allo stesso tempo però vorrebbe una comunità di italiani senza carta, non ancora cittadini, che lottassero per i propri diritti, che scendessero in piazza in nome della Costituzione Italiana che difende i diritti di tutti anche dei "non-ancora-italiani". Insomma una velina Russa afgana angolana con la testa sulle spalle.
Nessun commento:
Posta un commento