FERMATEVI!
Il braccio di ferro fra lo stato centrale spagnolo e la generalitad catalana sembra non aver fine. Il senato iberico ha sciolto tutte le istituzioni locali catalane. La regione è formalmente in mano a Soraya Selenz Santamaria un ministro del governo Raoi (cioè dello stato spagnolo) che ha il compito di presiedere tutte le attività amministrative e legislative che normalmente dovevano essere assolte dalla politica locale. Barcellona, d'altro canto, è ferma nel rifiutare di accettare i dictat della capitale. Per loro le autorità catalane sono legittimate a svolgere le loro funzioni regolarmente. Il parlamento Catalano ha votato, ieri 28 ottobre 2017, a voto segreto il decreto che dichiara la nascita della Repubblica di Catalogna. Cosa succederà? Speriamo che non si scada nella violenza. Purtroppo la guerra civile è un pericolo che non si può escludere. Difficilmente la Spagna potrà rinunciare all'integrità del suolo nazionale. Difficilmente la Catalogna potrà rinunciare alla propria indipendenza. Spetta alla politica cercare un modo per aprire un dialogo. Le armi, le morti non possono essere una opzione accettabile. L'Autonomia può essere un modo per dare spazio ai bisogni locali e allo stesso tempo non ledere l'integrità nazionale spagnola. Se le due parti riuscissero ad ascoltarsi, se fossero capaci di farsi vicendevolmente concessioni forse si potrebbe scongiurare il peggio. In Spagna, a parte qualche pur grave incidente durante il referendum per l'indipendenza, non si è scaduto ancora nella violenza. Barcellona è ancora una città di pace che vuole vivere in pace. Il dialogo può e deve esse la soluzione.
Nessun commento:
Posta un commento