PIAZZA MONTECITORIO
Ieri, 11/10/2017, piazza Montecitorio, il sito stradale antistante e omonimo al palazzo che ospita la camera dei deputati, ha visto migliaia di persone manifestare contro la legge elettorale che "il palazzo" si apprestava a votare. Una grande manifestazione popolare in cui l'afflato di libertà e giustizia aleggiava in maniera palpabile. La gente era venuta per gridare la propria indignazione verso una legge elettorale che considera una vera e propria truffa. A guidarli c'era un folto gruppo di onorevoli pentastellati, chiamiamoli con il nome che preferiamo "cittadini", che hanno spiegato alla folla che il cosiddetto "rosatellum", il disegno di riforma elettorale il cui nomignolo è dovuto al nome del primo che ha presentato il testo di legge (Rosati), è una legge fascista. Infatti Di maio, Di Battista e il gruppo dirigente del Movimento l'ha paragonata alla legge elettorale che negli anni Trenta fu varata da Mussolini, anche in quel caso come oggi si usò la fiducia per approvarla. Renzi ribatte che fu De Gasperi, nel dopoguerra e non Mussolini, a utilizzarla. In Piazza la gente ringhia, solo i piddini sono così subdoli da ascoltare ciò che dice Di Maio o Di Battista per puntualizzare sul loro dire. Noi del Movimento siamo alla buona, magari non sappiamo spiegare i motivi per cui siamo contro qualcosa, ma il nostro impegno è forte. Quello che appare chiaro è che la piazza ha puntato tutto sulla certezza che chi ha fatto la riforma elettorale non fosse a posto con la giustizia. Le argomentazioni vere della loro protesta si possono percepire con il grido "ladri", "ladri" che echeggiva nella pizza. Quello che conta è vedere un popolo, quello grillino, pronto a impegnarsi per una causa che considera giusta. Mentre il palazzo si arrocca, la piazza fa sentire la propria voce. I manifestanti promettono di stare anche oggi in piazza. Ieri la fiducia sul primo voto alla legge elettorale è passato. Ma è giusto notare che è passato non perché avesse raggiunto la maggioranza dei voti favorevoli, ma per l'assenza di alcuni senatori che aveva fatto abbassare il quorum del senato necessario per far passare la legge. Il Movimento continua la sua battaglia per non far passare il "Rosatellum", che appare ai loro occhi quale legge truffa. E poco importa che la legge truffa non la voleva Mussolini, come dicono Di maio e co., ma De Gasperi, la storia è un dettaglio.
testo di Giovanni Falagario
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