giovedì 12 ottobre 2017

VIOLENZA E SESSO A HOLLYWOOD



L'IMPERO DEI SENSI
"L'impero dei sensi" non è solo un film. L'impero dei sensi è una realtà il cui imperatore è Harvey Weinstein, figlio della celebre e, giustamente, celebratissima coppia, sul set e nella vita, Mia Farrow e Woddy Allen. Weinstein è un importantissimo produttore di film americani. La stragrande maggioranza dei "blockbuster", come si suol dire in italiano dei film da "cassetta", di grande incasso, sono stati prodotti da lui in questi ultimi due decenni. Oggi si scopre che questo finanziere è un violentatore. Molte delle attrici che hanno girato i suoi films ammettono di essere state costrette, se non ad andare a letto con lui, almeno a subire pesanti avance che giungevano alla prevaricazione. La prima a denunciare il manager del cinema è stata una modella, che aspirando a fare l'attrice, aveva accettato di sostenere un provino davanti a Weinstein. Terrorizzata dalla aggressività sessuale del signore, è fuggita e a denunciato il tutto alle autorità di polizia. Aprendo quel fascicolo di indagine le forze dell'ordine dello stato della California hanno, sorprendentemente, dovuto registrare le testimonianze "a favore dell'accusa" di importantissime stelle del cinema. Angelina Jolie ha testimoniato di essere stata oggetto delle attenzioni del magnate e che solo l'intervento dell'allora fidanzato Brad Pitt l'ha salvata da una situazione incresciosa. Lo stesso accadde a Gwyneth Kate Paltrow. La protagonista di pellicole celebri, come Shakespeare in love, è stata oggetto di violenze di natura sessuale. La nostra Asia Argento ha ammesso di aver dovuto avere un rapporto orale con il produttore, ricattata e minacciata di trovarsi precluso il mercato cinematografico americano se non avesse soddisfatto le sue voglie. Un'altra italiana, Anna Battilana Gutierrez, miss Piemonte 2010, dice di aver avuto un incontro "galante", ma da lei non gradito, con il suddetti Weinstein. E che questi l'abbia filmata e abbia utilizzato le scene registrate per indurla al silenzio. Insomma un mondo di sesso e di violenza sembra quello di colui che fu intimo amico di Bill Clinton e uno dei grandi sostenitori della campagna elettorale di Hillary alla presidenza degli Stati Uniti. Per questo già oggi i giornali degli Stats parlano di scandalo sessuale democratico. Francamente è difficile dargli torto. Ed è difficile pensare che le accuse, così copiose, non celino una tragica verità, fatta di vizio e di violenza. Insomma ancora una volta il corpo delle donne è soggetto alle bramosie indegne del maschio prevaricatore, a dimostrazione che le brutture maschiliste non sono solo di una ceto basso ma caratterizzano anche le menti di miliardari, che si considerano perfino liberal.
testo di Giovanni Falagario

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