domenica 4 marzo 2018

VIAGGIO NELLA COSTITUZIONE ARTICOLO 57


ARTICOLO 57

“Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione estero.
Il numero dei senatori è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione estero.
Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno.
La ripartizione dei seggi tra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni quale risulta dall’ultimo censimento regionale, sulla base di quozienti interi e dei più alti resti”

Per festeggiare i settanta anni dalla entrata in vigore della Costituzione Italiana, atto avvenuto il 1 gennaio 1948, "Racconto a mano libera" pubblica uno alla volta gli articoli della nostra carta fondamentale.
Mentre l’articolo 56 della Costituzione disciplina le norme generali per l’assegnazione dei seggi alla Camera dei Deputati, l’articolo 57 dispone le indicazioni generali per l’assegnazione della carica di senatore. Il senato è eletto a base regionale. I 309 seggi elettivi sono ripartiti fra le regioni, che sono considerate quali circoscrizioni nel caso delle elezioni del senato, in proporzione alla loro popolazione, in più vengono assegnati 6 seggi designati dalle circoscrizioni estero. La costituzione, il secondo comma dell’articolo 57, stabilisce che i senatori eletti sono trecentoquindici, di cui 6 sono della circoscrizione estero. L’introduzione dei rappresentanti degli italiani residenti all’estero è stata voluta dal Parlamento, sia per la camera che per il senato, con la legge costituzionale del 23 gennaio 2001. La Costituzione impone che ogni regione debba avere almeno 6 senatori, le regioni più piccole della penisola il Molise e la Valle d’Aosta ne hanno rispettivamente due e uno. Insomma la composizione del senato è su base regionale. È un principio che la Repubblica ha commutato dagli stati federali, in cui la camera alta è l’espressione dell’autonomia locale. In realtà il nostro senato non è espressione delle amministrazioni locali, i senatori, al pari dei deputati, rappresentano la nazione non le loro realtà territoriali. La costituzione impone che la Regione sia semplicemente l’ambito territoriale in cui designare i senatori, mentre per la camera dei deputati è l’intero territorio nazionale. Per diventare senatori, per essere eletti, bisogna avere compiuto almeno quarantenni il giorno delle elezioni, mentre per essere deputati basta averne 25. I senatori vengono eletti fra i componenti delle liste che concorrono alla competizione elettorale. La percentuale della singola lista ottenuta in ogni singola regione determinerà il numero di senatori che il partito o movimento legato alla lista stessa potrà mandare in senato. Insomma se una regione può mandare in senato 5 candidati, questi saranno ripartiti proporzionalmente fra le liste che hanno partecipato alla competizione elettorale in quella determinata regione italiana. Il senato è molto caro ai cittadini italiani. Pochi mesi fa l’elettorato ha bocciato una legge costituzionale che ne riduceva il numero di componenti e ne impoveriva le funzioni. Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Andrea Di Maio si sono battuti strenuamente per la difesa delle prerogative senatoriali. La loro battaglia per salvaguardare il numero dei senatori e le loro prerogative è stata accolta dal consenso degli italiani, che hanno detto “No” a Renzi che voleva ridurgli perfino lo stipendio. Secondo la riforma i 100 senatori sopravvissuti dovevano andare a Palazzo Madama gratuitamente. Il senato è il simbolo del paese. Berlusconi e Salvini, quando domani5/03/2018 vinceranno le elezioni si batteranno per tutelare i senatori. Il senato è delle persone sagge, si può votare per eleggere i suoi rappresentanti se si ha raggiunto i 25 anni. È il luogo ove saggezza e moderazione regnano, non è un caso che Silvio Berlusconi sia stato senatore fino a quando una malefica legge l’ha fatto decadere dalla carica solo perché evasore fiscale. Bisogna tutelare quest’assemblea così sacra.

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